Pieve di Soligo, nostalgia per la figura di Fabbri: riflessioni sul successo delle prime iniziative per il centenario

Ottimo riscontro per le prime iniziative del Comune di Pieve di Soligo e della rete culturale “Vite Illustri Pieve di Soligo” (Vip) per onorare la figura di Francesco Fabbri a cento anni dalla sua nascita.

Il prossimo 15 agosto 2021 Fabbri avrebbe compiuto cento anni ma sono passati già 44 anni dalla morte di questo grande statista, scomparso prematuramente all’età di 55 anni a causa di una malattia.

Le prime iniziative per il centenario della nascita dell’ex ministro sono state apprezzate molto e hanno avuto una buona eco: dall’annuncio dell’intitolazione del nuovo palazzetto dello sport di Pieve di Soligo, che si chiamerà PalaFabbri, all’evento streaming dedicato alla lettura in musica del suo diario di prigionia nei lager nazisti.

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“Tutto conferma che il ricordo è vivissimo in tante generazioni della Marca Trevigiana e non solo – spiega Marco Zabotti, coordinatore della Rete Vip – La profonda riconoscenza per la figura e l’opera esemplare di Francesco Fabbri si è come tramutata in un sentimento di nostalgia e di ammirazione senza tempo, quasi in un sentire laico di devozione per uno statista che ha manifestato in concreto il senso autentico del servizio disinteressato e lungimirante alla società e alle istituzioni”.

Zabotti ha anche sottolineato come il pensiero e l’azione di Fabbri siano stati in linea con Giuseppe Toniolo, altra figura illustre legata indissolubilmente alla comunità pievigina.

“Animato da profonda fede cristiana – prosegue il coordinatore della Rete Vip – egli aveva maturato proprio nei campi di concentramento la scelta definitiva e totale di impegnarsi per la libertà e la democrazia e di dedicarsi totalmente, senza riserve, alla politica come ‘forma esigente di carità’ verso tutti, in particolare verso i più bisognosi. Nel pensiero e nell’azione competente, concreta e di amore alle persone e al territorio fu un vero leader democratico cristiano, allievo di fatto del grande economista e sociologo cattolico conterraneo Giuseppe Toniolo”.

In una sua recente riflessione, Zabotti ha spiegato che oggi si avverte una vera nostalgia per Fabbri e per il suo sguardo lungo di statista “che è artefice di sviluppo e pensa e agisce per le nuove generazioni”.

“Oggi, a cent’anni dalla nascita, la sua lezione è intatta, i suoi insegnamenti di straordinaria attualità, la sua fede nella libertà ci aiutano a rinnovare l’impegno per il bene comune – conclude Zabotti -, a cercare di vincere l’assedio del reticolato della pandemia e delle gravi difficoltà del nostro tempo. Ecco Fabbri, un bene autentico che appartiene all’intera comunità, un simbolo vero di rinascita morale e civile per tutto il Paese”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Rete culturale Vip).
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