Le Rsu Fim, Fiom e Uilm dello stabilimento Electrolux di Susegana aderiranno allo sciopero di domani, venerdì 8 marzo, indetto dal movimento transazionale di Nudm (Non Una Di Meno).
Gli scioperi Rsu sono stati dichiarati nel gruppo Zoppas, alla Silca, Modulare e Cgil Scuola (Flc) e da vari sindacati di base.
Nella giornata di ieri, mercoledì 6 marzo, all’Electrolux di Susegana si sono svolte le assemblee retribuite con la partecipazione di Eliana Como, dirigente nazionale Fiom Cgil.
“L’8 marzo non è una festa – ha affermato Como -, perché non c’è niente da festeggiare. È una giornata di mobilitazione e rivendicazione. Contro la violenza di genere ma anche contro tutte quelle discriminazioni, quei pregiudizi e quegli stereotipi che sono alla base della società patriarcale. Agli operai e alle operaie parleremo dei bassi salari delle donne, della precarietà, della difficoltà di andare in pensione a causa dei percorsi discontinui, di doppio lavoro (a casa e in fabbrica), del pregiudizio stesso che esistano lavori da donna, cioè quelli meno pagati e meno qualificati, con più part-time involontario”.
“Dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin – continua -, la sorella Elena ci ha detto ‘fate rumore‘. L’8 marzo, in fabbrica, c’è un solo modo di fare rumore, spegnere quello delle macchine. Invitiamo le donne a scioperare ma anche gli uomini, perché anche coloro che non si sentono responsabili, perché mai picchierebbero o ucciderebbero una donna, sono comunque coinvolti e spetta anche a loro cambiare dalla base questo sistema, fatto di privilegi per gli uomini e di discriminazioni per le donne”.
“Per questo – conclude – stamattina abbiamo letto in assemblea, parlando direttamente agli operai, le potenti parole di Gino Cecchettin agli uomini: parta finalmente anche da voi un reale cambiamento”.
Alle ore 19 di domani partirà un corteo dal piazzale della stazione ferroviaria di Treviso.
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