Puntuale alla vigilia dell’8 marzo torna “Treviso FBC 1993 si tinge di rosa” pensata per unire sport e solidarietà sostenendo quelle realtà che quotidianamente lavorano sul territorio a sostegno delle donne.
L’appuntamento è per domenica prossima 10 marzo alle 14.30 allo stadio “Tenni” in occasione della partita fra i biancocelesti del Treviso FBC e il Mori S. Stefano. I proventi del biglietto, fissato al prezzo di 5 euro per le donne, verranno devoluti alle associazioni partner dell’iniziativa nata dalla sinergia fra il Treviso FBC 1993 e il Consorzio Treviso Siamo Noi a favore della Lilt – Lega Italiana per la Lotta contro i tumori, del Centro Antiviolenza Telefono Rosa Treviso e del Progetto Donne Veneto che domenica presenteranno al pubblico le loro attività e i valori che le animano.
Questa mattina alla presentazione della seconda edizione dell’iniziativa a Palazzo Rinaldi oltre agli organizzatori, anche i rappresentanti del comitato organizzatore della Treviso in Rosa, della società sportiva Treviso Women interamente dedicata al calcio femminile e la compagine femminile del Villorba Calcio.
“I casi di femminicidio che troppo spesso occupano le pagine dei giornali, penso solo al caso di Giulia Cecchettin, ci portano a riflettere, soprattutto come uomini, sul mondo femminile – ha commentato stamani il vicesindaco di Treviso Alessandro Manera – Parlare di rispetto delle donne non deve esaurirsi in un esercizio di semantica, ma deve tradursi in comportamenti quotidiani. Treviso è sempre rosa, non si tinge di questo colore solo l’8 marzo. In questo senso lo sport può e deve essere veicolo di messaggi importanti e dunque ringrazio il Treviso FBC 1993 che fuori e dentro il campo si impegna sul tema dei diritti delle donne e della violenza di genere facendo rete con altri eventi come la Treviso in rosa”.
“Ringraziamo tutte le associazioni che hanno aderito a questa iniziativa – ha proseguito Mauro Carraro in rappresentanza del Consorzio Treviso Siamo Noi presieduto da Marco Pinzi – Come Consorzio e come società sportiva siamo molto vicini a queste tematiche, anche in virtù delle tante donne che lavorano con noi. Domenica ancora una volta lo sport si mostrerà portatore di valori positivi di fronte ad un pubblico amante del calcio prettamente maschile. Vi aspettiamo allo stadio”.
“Siamo onorati come nuovo consiglio di partecipare a questo evento. Sostenere il mondo femminile in questo momento delicato è essenziale e lo sport ha un ruolo primario nell’educare e sensibilizzare le persone su tematiche di rilevanza sociale” così il neopresidente del Treviso FBC 1993 Francesco Saruggeri prima di passare la parola a Nelly Raisi Mantovani, vicepresidente della Lilt di Treviso.
“Lilt è lieta di aderire anche quest’anno all’iniziativa, un momento ludico ma anche di sensibilizzazione che si inserisce bene nell’ambito delle nostre attività rivolte alla promozione di un corretto stile di vita, di cui lo sport è componente essenziale, e alla prevenzione – ha sottolineato Mantovani presentando poi alcuni numeri – Nel 2022 in Veneto sono stati oltre 5000 i casi di tumore al seno, di cui 900 solo in provincia di Treviso. I numeri sono in crescita ma è bene ricordare che a distanza di cinque anni dalla diagnosi precoce la guarigione supera il 90%”.
Un plauso a “Treviso FBC 1993 si tinge di rosa” è arrivato anche da Rita Giannetti vicepresidente del Centro Antiviolenza Telefono Rosa Treviso, il primo nato negli anni Ottanta a livello provinciale che domenica, come le altre associazioni, farà dello stadio “Tenni” una vetrina per parlare di sé al pubblico trevigiano.
“Gli ultimi casi di femminicidio avvenuti nella nostra provincia purtroppo hanno reso palese a tutti la gravità del fenomeno – ha spiegato Rita Giannetti – credo che dalla morte di Giulia Cecchettin qualcosa sia cambiato nella nostra società. Noi conosciamo e lavoriamo da trent’anni con donne vittime di violenza. Solo nel 2023 164 donne si sono avvicinate per la prima volta al nostro centro antiviolenza dove, se contiamo anche quelle ancora in carico dallo scorso anno, seguiamo ben 198 donne offrendo ascolto, accoglienza, sostegno psicologico e legale. Fare sensibilizzazione nelle scuole è fondamentale per costruire una società diversa, ma sono altrettanto importanti iniziative come quella di domenica dove potremo presentare la nostra attività in un contesto generalmente maschile, facendo un altro passo verso un cambiamento culturale”.
Secondo Emiliana Losma, vicepresidente dell’associazione di promozione sociale Progetto Donne Veneto il cambio di rotta passa per una riflessione ampia sul tema della violenza, “che si manifesta anche con gli stereotipi di genere e le discriminazioni”.
“La prima carta europea dei diritti delle donne nello sport risale al 1985 e non dimentichiamo che negli anni Settanta a Treviso c’era già una squadra di calcio femminile: questo per dire che non dobbiamo guardare solo al presente, lasciandoci travolgere dall’attualità, ma dobbiamo guardare al fenomeno anche con prospettiva storica” ha concluso Losma.
La partita di domenica sarà l’occasione anche per presentare la decima edizione della Treviso in Rosa, corsa tutta al femminile che solo lo scorso anno ha visto riversarsi fra le vie del centro oltre 10 mila donne. Filippo Bellin in rappresentanza del comitato organizzatore della corsa ha mostrato in anteprima la maglia della nuova edizione in programma domenica 5 maggio.
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it