Niente classe prima per la scuola elementare di Zoppè, a San Vendemiano: non sono stati raggiunti i numeri necessari alla costituzione della classe.
Un problema che, attualmente, non si sta verificando solo a San Vendemiano, ma è emerso in diversi Comuni della Marca.
“Purtroppo ci sono meno bambini e tanti genitori, a causa del lavoro, hanno bisogno del tempo pieno – ha raccontato una mamma -. Abbiamo fatto due riunioni con la preside: in una siamo stati convocati, mentre l’altra l’abbiamo richiesta, anche per coinvolgere i genitori della San Francesco”.
Come ha riferito la mamma, solo 6 bimbi avevano fatto la preiscrizione a Zoppè ed era stato chiesto ai genitori della San Francesco se volevano spostare alcuni bimbi, per arrivare a raggiungere almeno il numero di 12 alunni. Purtroppo, però, non è stato raggiunto il numero minimo per attivare la classe prima.
“Tra poco ci saranno le elezioni e vediamo se il Comune metterà in campo delle soluzioni alternative – ha proseguito la mamma -. Abbiamo bisogno di certezze, avendo già dei figli che frequentano la primaria di Zoppè e siamo preoccupati per i prossimi anni”.
“Qualcuno ha scelto di mandare i figli a scuola in centro o, addirittura, di uscire dall’istituto comprensivo, con il risultato di avere i figli in più scuole – ha spiegato -. Credo che si debbano sostenere davvero i plessi più piccoli, magari con attività di doposcuola, ma capiamo la difficoltà della scuola e del Comune nel fare delle previsioni”.
“L’appello è di prendere una decisione chiara per il 2025: è un controsenso perdere una classe primaria a San Vendemiano, dove ci sono ben due scuole superiori e diverse attività sportive – ha aggiunto -. Ci si trova in ansia e tutto questo non è un sostegno alla genitorialità: i genitori non possono andare avanti e indietro tra una scuola e l’altra. Quando si perdono delle scuole, si perde anche tanto altro: è un dispiacere grande per tutti – ha concluso -. Non è una questione di campanilismo, ma di necessità di orari diversi”.
A San Vendemiano non è la prima volta che si verifica un caso simile: già nel novembre 2022 ci fu un periodo di difficoltà per la scuola di Fossamerlo.
“Sicuramente c’è un problema di contrazione delle nascite e di indirizzo didattico imposto dalla scuola – ha affermato il sindaco Guido Dussin -. Il plesso per il momento rimane aperto, ma bisogna trovare una soluzione didattica ed essere attrattivi per gli studenti al confine e non cederli”.
“Bisogna trovare una proposta didattica alternativa” ha ribadito. E, con tutta probabilità, questo potrebbe essere uno dei punti di discussione per la prossima campagna elettorale.
“Non ci sono i numeri e abbiamo preso atto che la classe prima non si farà – ha affermato la dirigente scolastica Laura Rossetto -. Per quanto riguarda una proposta didattica, è ancora prematuro parlare perché rientra in un percorso di condivisione con i docenti, con l’amministrazione comunale e l’Ufficio scolastico competente”.
“Il Comune andrà alle elezioni e poi si vedrà” ha concluso.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it