Tra i campi di volley e quelli di concentramento: l’esperienza in Polonia della Pallavolo Susegana

Tra i campi di volley e quelli di concentramento: l’esperienza in Polonia della Pallavolo Susegana

Un paio d’ore prima che nella Tauron Arena si giocasse la finale della Coppa di Polonia maschile, si è concluso a Cracovia il torneo della memoria “Oltre la Rete, Oltre il Muro, per non dimenticare”, a cui ha partecipato in prima persona la squadra di Pallavolo Susegana. Un torneo giovanile (maschile e femminile) con 8 squadre italiane, 6 polacche e 2 ucraine composte da ragazzi e ragazze rifugiati in questa città dopo l’invasione del loro Paese.

Un torneo con squadre Under 16 e 17 che abbinava alle tradizionali partite fra ragazzi di origine diversa, una visita guidata ai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau, dove i giovani italiani hanno potuto conoscere e toccare con mano gli orrori dello sterminio nazista, in un momento così complicato della nostra storia internazionale.

Un messaggio sportivo, ma ancora di più un messaggio educativo reso possibile dall’idea partita da Experience, una rete di oltre venti società e associazioni sportive dilettantistiche internazionali di volley, sostenuta dall’Associazione di Cooperazione Internazionale Modena per gli altri (MOXA), ma ancora di più sostenuta dalla grande ospitalità polacca che ha permesso di vivere un’esperienza indimenticabile a giovani di differenti Paesi.

Il Torneo della Memoria aveva il patrocinio della Federazione italiana e di quella polacca di volley. A livello femminile è stato vinto da Susegana che in finale ha battuto le polacche del Kadra Malopolski (che ha portato una squadra formata tutta da 2010), mentre a livello maschile si è imposto il team ucraino che in finale ha battuto Resovia (Polonia).

Dopo le premiazioni effettuate dalla leggenda polacca del volley Edward Skorek (campione del mondo 1974 e olimpico 1976) e da una delle bandiere del volley italiano, Rodolfo Giobbe Giovenzana, le squadre sono state invitate ad assistere alla finale della Coppa di Polonia.

A commentare l’esperienza sono stati alcuni giovani che hanno partecipati al progetto “Oltre la Rete, Oltre il Muro – per non dimenticare”: “L’esperienza della visita al campo di concentramento di Auschwitz – Birkenau ci ha colpito e ci è rimasta impressa perché ci ha permesso di capire la condizione in cui gli ebrei si trovavano nei campi, ed esperienze di questo tipo sono utili per non dimenticare quanto successo in passato e per non commettere gli stessi errori.

Nell’àmbito sportivo – continuano – la nostra prima volta contro ragazzi di altra nazionalità ci è piaciuta molto perché ci ha permesso di entrare in contatto con altri ragazzi della nostra età che hanno la nostra stessa passione. Un’esperienza indimenticabile che ricorderemo per sempre”.

“Come ci ha suggerito ripetutamente Michele, la nostra fantastica guida – aggiungono altre ragazze -, Auschwitz non va visitato ma va attraversato, per capire davvero i sentimenti e le emozioni che hanno provato le persone che qui sono state internate e non per rispondere al perché sia successa questa atrocità. Ci ha inoltre incoraggiate a essere sempre protagoniste e mai spettatrici della nostra vita”.

(Foto: per concessione di Pallavolo Susegana).
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