“Di 29 ce n’è uno”. Curiosità e superstizioni sugli anni bisestili

Curiosità e superstizioni sugli anni bisestili

Il 2024 è un anno particolare: ha 366 giorni invece degli abituali 365.

L’anno che stiamo vivendo è infatti bisestile (dal latino bisextus, “due volte sesto”), e proprio oggi il calendario ce lo conferma dicendoci che febbraio ha 29 giorni anziché i consueti 28.

Come mai? Si tratta di una situazione che si verifica soltanto una volta ogni quattro anni. L’ultima volta che abbiamo avuto un febbraio con ventinove giorni risale al 2020.

Curiosità

Il 29 febbraio è una data inusualeperché esiste solo ogni quattro anni generando un problema quasi filosofico su quando celebrare le ricorrenze. Per capire il motivo della sua ricorrenza quadriennale e la sua funzione bisogna prima distinguere tra “anno civile” e “anno solare”.

L’anno civile dura esattamente 365 giorni, ed è quello che troviamo sui nostri calendari. L’anno solare indica invece il tempo impiegato dalla Terra per fare un giro completo intorno al Sole, ed è di 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 45 secondi.

Tra anno civile e anno solare rimangono quindi circa 6 ore di scarto, che viene compensato ogni quattro anni con l’aggiunta del 29 febbraio. Tuttavia, il problema persiste, perché lo scarto non è esattamente di 24 ore, e ogni anno si accumulano dei minuti di sfasamento.

Con il calendario Gregoriano si decise di adottare il sistema solo per gli anni divisibili per 400, oltre che per 4.

L’anno bisestile porta sfortuna?

Anche se si tratta solo di credenze, non bisogna dimenticare che diverse tragedie della storia sono avvenute proprio durante un anno bisestile.

Tra le catastrofi troviamo il terremoto di Messina del 1908 (uno dei più devastanti della storia d’Italia) e poi quello in Friuli del 1976. E ancora lo tsunami del 2004 nell’Oceano Indiano, per non parlare della pandemia legata al Covid nel 2020.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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