Con l’elettrificazione della ferrovia arrivano anche le grate di protezione sui “ponti”. La rivoluzione del trasporto su rotaia che dovrebbe scattare la prossima estate ha portato novità importanti anche sulle infrastrutture collegate, direttamente o indirettamente, alla ferrovia Conegliano – Vittorio Veneto – Belluno.
Nella prima fase del cantiere, come si ricorderà, venne rifatto il cavalcaferrovia di via Lioni a Ceneda, in una forma rinnovata (anche per il passaggio dei sottoservizi) e adeguata all’arrivo della linea elettrica, che ha comportato anche l’abbassamento del livello dei binari nelle vicine gallerie Salsa 1 e Salsa 2.
E a proposito di viadotti, nella mattinata di venerdì 29 gennaio sono state installate su entrambi i parapetti del cavalcaferrovia che dall’ex bar alpino conduce a borgo Olarigo e San Lorenzo le grate di protezione per evitare gesti inconsulti o getti di cose sulla sede ferroviaria, che erano possibili anche prima dell’elettrificazione ma che ora sarebbero ancora più pericolosi vista la presenza dei pali e della linea elettrica aerea sopra il binario, che si biforca pochi metri a sud del ponte, all’ingresso della stazione di viale Trento e Trieste.
Per consentire l’installazione delle grate (7 per ogni lato) l’impresa esecutrice ha istituito un senso unico alternato provvisorio.
All’altezza del ponte di via Bortolo Gei, in occasione dei lavori di potenziamento della linea ferroviaria, si è creata una situazione particolare: i pali dell’elettrificazione sovrastano in altezza il cavalcaferrovia ma la linea aerea transita appena sotto.
A differenza del viadotto cenedese, quello che porta a San Lorenzo non è stato interessato da lavori di rifacimento essendo alto a sufficienza per consentire la posa dei cavi. A conti fatti una bella fortuna, trattandosi di un passaggio praticamente obbligato per salire verso la località collinare e lottizzazioni densamente abitate.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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