Oggi è un anno dalla dichiarazione dello stato di emergenza per il Covid, una data che ha sconvolto la vita di tutte le nazioni del mondo.
Il prossimo 2 febbraio arriveranno 45.680 dosi di vaccino Pfizer e il Veneto segue con una certa preoccupazione il momento del ritorno alle lezioni in presenza per parte degli studenti delle scuole superiori (il 50% per le prime tre settimane).
Il livello di rischio per i contagi sarà maggiore ma per i ragazzi risulta fondamentale un graduale ritorno alla normalità in sicurezza.
Il presidente Luca Zaia ha annunciato che verranno fatti dei test a campione su alcuni distretti scolastici per monitorare lo stato di circolazione del virus anche nella popolazione delle scuole (il protocollo operativo è già definito ma serve l’autorizzazione del comitato etico).
Al momento le grandi multinazionali del farmaco non hanno espresso nessuna volontà di delocalizzare la produzione dei vaccini contro il Covid in Veneto.
Visto il calo di pressione sugli ospedali, il segretario generale della sanità della Regione Veneto, Luciano Flor, ha spiegato che è ragionevole pensare di riprendere con alcune attività specialistiche ambulatoriali che sono state spostate, rinviate o sospese per l’emergenza sanitaria.
Il Veneto si avvia a rientrare nella fase tre del piano sanitario (1.599 pazienti non in terapia intensiva) e in rianimazione ci sono 247 malati mentre il primo gennaio c’erano 401 persone.
Negli ospedali si continuano a liberare spazi (1.100 malati positivi in meno, da 2.730 a 1.600) oltre a risorse e personale che potrà dedicarsi ad altri aspetti.
Oggi in Veneto ci sono 539 malati in rianimazione tra pazienti Covid e non Covid su una disponibilità di 670 posti letto.
Il dottor Flor ha precisato che le autorità sanitarie venete non stanno abbassando la guardia: non verranno rimossi i controlli all’ingresso delle strutture sanitarie e i varchi agli ospedali oltre alla conferma dell’obbligo della mascherina e del contrasto agli affollamenti in generale.
Rispetto alle visite sospese o assegnate, invece, verranno mantenute le date per le prestazioni per le quali è già stata assegnata una giornata per la visita mentre le persone alle quali è stata annullata la visita dovranno richiamare il Cup; per le “visite galleggianti” (90 mila prestazioni in sospeso), le persone verranno richiamate come è già stato detto loro.
Questi i dati di oggi, giovedì 28 gennaio 2021, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 3.716.309 tamponi molecolari, 2.522.629 tamponi rapidi, 32.662 tamponi in totale nelle ultime 24 ore, 572 positivi intercettati nelle ultime 24 ore, 309.909 positivi intercettati in Veneto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 38.964 positivi in questo momento, 2.369 ricoverati di cui 283 terapie intensive (7 in meno di ieri) e 2.086 ricoverati in area non critica (99 in meno di ieri), 8.809 morti in totale (52 decessi nelle ultime 24 ore) e 14.040 dimessi.
La percentuale dei positivi al Covid sui tamponi effettuati è dell’1,75%.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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