Il “Ballo del Doge” è uno degli eventi mondani di punta del Carnevale veneziano. Un biglietto per la festa – solo su invito – può costare fra i 3.000 e i 5.000 euro, e c’è chi viene dall’altra parte del mondo per non perdersi questo appuntamento esclusivo.
Mente e anima dell’evento è Antonia Sautter, che inizia mesi prima a coordinare una gigantesca macchina organizzativa che conta oltre 200 fra attori, musicisti e acrobati, a cui si aggiunge una squadra di costumisti, truccatori ed hair stylist fra i migliori in circolazione.
Al Ballo del Doge ogni dettaglio deve essere curato a regola d’arte. Lo sa bene Francesca Crea, giovane parrucchiera di Pieve di Soligo che, oltre ad affiancare mamma Gabriella in negozio, da qualche tempo ha iniziato ad affacciarsi al mondo delle acconciature per lo spettacolo.
Sabato scorso, alla Scuola Grande della Misericordia, c’era anche lei nel team di parrucchieri che ha preparato il cast della festa in maschera più sfarzosa del mondo.
“Grazie a Donatella Zancanaro dall’anno scorso ho iniziato ad avvicinarmi al mondo del teatro – racconta Francesca –. È stata lei a coinvolgermi negli eventi mondani di Venezia, ma non solo. Assieme abbiamo lavorato anche ad una Turandot al Teatro di Ferrara“.
“Il Ballo del Doge è stata un’esperienza straordinaria. L’atmosfera è elettrizzante sia prima che durante il ballo, ma il bello arriva a mezz’ora dall’inizio quando dietro le quinte si scatena letteralmente un putiferio: è tutto un via vai di musicisti, ballerini, acrobati e figuranti ciascuno dei quali ha un suo costume, un trucco e un’acconciatura particolare. Tutto deve essere perfetto e ogni dettaglio viene supervisionato dagli occhi vigili di Antonia Sautter”.
Il Ballo è un susseguirsi di spettacoli, performance e cambi di scena che cadenzano lo svolgimento della serata, dall’aperitivo di benvenuto all’after-dinner. “Carnival Obsession” il tema scelto per l’edizione appena passata che ha visto la partecipazione di circa 600 ospiti tra cui alcuni volti noti quali Alba Parietti, la stilista Elisabetta Franchi e Violante Placido per dirne alcuni.
“Personalmente mi sono occupata del montaggio delle parrucche. Ciascun artista ha la sua – spiega Francesca –, ci sono parrucche molto particolari, alcune arrivano appositamente dall’altra parte del mondo per il Ballo. L’unica probabilità tollerata che la parrucca cada durante la performance (un rischio alto visto il peso di alcune) è zero. Per questo dietro c’è un lavoro certosino di ‘ancoraggio’ ai capelli: prima si fanno i ricci piatti e poi si crea un incastro con centinaia di forcine”.
“Alcuni artisti hanno dei cappelli e anche in quel caso bisogna trovare il modo giusto per ancorarli alla parrucca. Lavorare al ballo è stata un’esperienza non solo divertente ma anche formativa. Prima non avevo mai riflettuto su quanto lavoro ci sia dietro ad uno spettacolo di questo tipo. Proprio per coinvolgere anche le altre ragazze del negozio al salone abbiamo organizzato un corso di acconciature, in modo da essere tutte allo stesso livello ed ampliare ancora più gli orizzonti di questa professione”.
(Foto: per gentile concessione di Francesca Crea).
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