Il loculo aperto e la bara distrutta. È giallo al cimitero di Ponte della Priula dopo che nel pomeriggio di ieri la tomba di una giovane donna morta 13 anni fa è stata ritrovata profanata.
Il frontespizio appoggiato a lato, i mattoni spariti e la bara aperta ai piedi, probabilmente tagliata con un flessibile: è stata un’amica di famiglia della giovane a trovare il loculo in queste condizioni, in una delle zone più defilate del cimitero.
La famiglia ha immediatamente avvisato i Carabinieri della stazione di Susegana che assieme ai colleghi del Nucleo Investigativo della compagnia di Conegliano hanno eseguito alcuni rilievi per cercare di dare una risposta a quanto accaduto.
Quello scoperto ieri è sicuramente un fatto strano che pare non avere precedenti almeno nella Marca, l’ipotesi è quella che la tomba venisse usata come nascondiglio per qualcosa di veramente importante. Ad oggi però nessuna pista viene scartata neppure quella dei riti satanisti.
Ci sono però alcuni elementi che farebbero pensare che la prima profanazione sia avvenuta diverso tempo fa mentre non è ancora chiaro se il loculo venisse aperto e richiuso regolarmente. Appoggiata al muro è stata ritrovata anche una scala molto probabilmente utilizzata per scavalcare la recinzione e uscire dal cimitero.
Non ci sarebbe invece correlazione tra la persona deceduta e la tomba scelta se non che è nella zona più isolata del cimitero. Molto probabilmente chi ha fatto tutto questo nella notte tra domenica e lunedì è scappato di corsa senza richiudere il loculo oppure ha lasciato tutto aperto ritenendo inutilizzabile quel nascondiglio ma di fatto “scoprendo” quanto fatto.
La minoranza in consiglio comunale ha voluto commentare la vicenda: “Un fatto raccapricciante che non ha bisogno di commenti, ma che lascia terrore e preoccupazione tra i cittadini – scrivono in una nota – Credo sia doverosa l’adozione di impianti di video sorveglianza interna al cimitero, per finalità di pubblica sicurezza”.
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