Un’altra missione compiuta: la Prosecco Doc Imoco Volley Conegliano torna da Firenze con 3 punti che le valgono una reale fuga nella classifica della serie A1 Tigotà grazie a 57 punti raccolti in 20 partite tutte vinte. Ora Milano è a – 8, Novara a -10 (con un match da recuperare) e Scandicci a -11, ma i prossimi impegni delle pantere possono orientare la stagione (prossimo weekend F4 di Coppa Italia a Trieste, il 20 febbraio a Istanbul la sfida di andata al Vakifbank in Champions League) e quindi nei prossimi giorni coach Daniele Santarelli e il suo staff dovranno lavorare per ridurre gli errori gratuiti visti oggi al Pala Wanny: 26 (di cui ben 15 al servizio), praticamente un intero set regalato alle avversarie.
Gli starting six
L’occasione è di quelle ghiotte: negli anticipi del sabato sera sia Milano sia Scandicci, ovvero le due avversarie più accreditate per lo scudetto, non hanno fatto bottino pieno (Milano ha addirittura perso in casa per mano di Novara), e quindi l’occasione per una fuga vera e propria c’è tutta, a patto di violare il Pala Wanny, impresa mai semplicissima. Per coronare il sogno, Santarelli manda in campo fin dall’inizio Wolosz – Piani, De Kruijf – Squarcini, Lanier – Robinson e De Gennaro libero. La centrale Lubian indossa la maglia del secondo libero. Risponde il tecnico fiorentino Carlo Parisi con Battistoni – Kraiduba, Mazzaro – Graziani, Ishikawa – Alsmeier, Leonardi (grande assente nel quarto di finale di Coppa Italia vinto dalle pantere) libero.
Primo set
Atmosfera frizzante a Firenze, con tanto di tamburini e sbandieratori in costume d’epoca ad accogliere e accompagnare le squadre in campo e ad animare gli intervalli. E’ proprio Piani, schierata nello starting six da Santarelli in vece di Haak, ad aprire le danze. Le risponde Alsmeier, promessa pantera. La ricezione gigliata non inizia nel migliore dei modi la partita, meglio fanno altri fondamentali. Gioca bene Robinson Cook nel suo posto 4, ma è un muro al centro di Wolosz a sancire la prima mini fuga delle ospiti (11-8). Magia della polacca poco dopo, poi dormita di prima e seconda linea gialloblù che lasciano cadere nella propria metà campo un pallone tranquillo. Pochi secondi ed ecco un’altra incomprensione, con la fuga che va a farsi benedire. Ancora errori, questa volta in attacco, per Conegliano: il Bisonte ringrazia, pareggia e poco dopo mette la freccia. L’Imoco va avanti a pallonetti, le padrone di casa di (efficaci) mazzate e Santarelli ferma il gioco dopo avere alzato entrambi i sopraccigli. La reazione delle pantere è immediata, al punto che dopo il sorpasso è Parisi a dovere chiamare ben due time out in rapida sequenza. Nel finale di set applausi bipartisan per Leonardi che recupera un pallone impossibile, poi comunque trasformato in punto da Piani. A segno Robinson: Santarelli esulta, Parisi si arrabbia perché il set è ormai segnato al punto che c’è tempo e spazio per un turnover in entrambi i sestetti. Per l’Imoco ci sono sette setball: sembra uno scioglilingua, il decisivo è trasformato da Robinson.
Secondo set
Vinto con ampio margine di vantaggio il set iniziale, la Prosecco Doc Imoco deve comunque riflettere su alcuni brutti errori in fase di impostazione del gioco, che in un normale match di campionato possono finire in secondo piano ma che in una F4 di Coppa Italia rischiano di essere pagati a caro prezzo, anche in semifinale visto che l’avversaria sarà una squadra in formissima come Chieri. Sul taraflex fiorentino si riparte con un attacco mal congegnato di Lanier. La “imita”, tempo qualche scambio, Battistoni che aveva provato il pallonetto beffardo. A segno Piani, e l’esultanza di Santarelli assomiglia a una coreografia. Altra incomprensione in fase di attacco per l’Imoco, poi anche la ricezione fa acqua per ben due volte di fila: Il Bisonte vola (8-4) e come nel primo set è Santarelli a dovere fermare il gioco per primo, sostanzialmente per chiedere alle sue di diminuire gli errori, giocare semplice e ricevere meglio. Lunghissimo lo scambio del rientro in campo, chiuso da un errore di Robinson dopo salvataggi clamorosi di De Gennaro. Conegliano subisce il gioco delle centrali, e a proposito di quel ruolo De Kruijf non mette a segno la fast specialità della casa. Pochi istanti, comunque, e “The Queen” si fa perdonare. I minuti passano e il vantaggio gigliato rimane consistente. “Con pazienza!” è il mantra che Santarelli affida alle sue ragazze nel suo ultimo time out del parziale, che sembra avere un curioso effetto taumaturgico visto che il Bisonte commette tre errori consecutivi, uno alla battuta e due in attacco. Tanto basta per preoccupare Parisi che ferma le ostilità sportive. Squarcini punge al servizio, e un po’ con mezzi propri e un po’ grazie ai regalini delle toscane Conegliano rientra a pieno titolo nel set. Dentro la diagonale Bugg – Haak in casa ospite, e la “Regina del Nord” timbra subito il cartellino con un grande attacco da posto 2. Imoco in partita, si diceva, ma Firenze continua a rimanere avanti, soprattutto quando un mani out coneglianese dà tre setball al Bisonte. Idem due scambi dopo: Ishikawa calibra bene il proprio attacco e al PalaWanny è tutto da rifare.
Terzo set
Nell’intervallo, Santarelli parla molto con le sue, in particolare con De Kruijf. Resta ancora a “riposo” Haak. Bastano alcuni sprazzi dell’Imoco dei giorni migliori (a muro in particolare) per consigliare a Parisi di rifugiarsi nel time out (5-1). Le pantere tornano all’antica solidità e, in particolare con il sopramenzionato muro, riescono a tenere abbastanza a distanza, e con costanza, le gigliate. Sul 16-9 per le ospiti Parisi stoppa ancora il gioco, in un ultimo tentativo di ritornare nel set. Il Bisonte, però, si mostra anche falloso (due errori consecutivi) e Conegliano ringrazia. Dopo qualche secondo di celebrità per il videocheck, fin qui praticamente inattivo, c’è spazio per la schiacciata di Lanier. Un muro di Kipp e un attacco di Ishikawa sono esteticamente belli ma non fermano l’onda gialloblù, che sul turno di servizio di Squarcini si fa ancora più impetuosa. Il videocheck certifica che, nonostante le lunghe e fluenti treccine, Piani non ha toccato la rete durante il gioco, perciò l’arbitro Boris fa segno che il 39esimo scambio del set va rigiocato. Occasioni a iosa per riportarsi in vantaggio per le pantere: è De Kruijf ad agevolare il nuovo cambio di campo con una “sette”, cui segue abbraccio all’amica, regista e capitana Wolosz.
Quarto set
Per la Prosecco Doc Imoco c’è ancora da combattere: contro Il Bisonte, in primis, ma anche contro… la propria imprecisione al servizio: 11, nei primi tre set, i punti regalati alle fiorentine dai 9 metri. Lanier insiste con i pallonetti, Robinson invece randella (4-3). Le beniamine di Palazzo Wanny continuano a dimostrare, anche dopo l’ora e mezza di gioco, di che pasta sono fatte, sempre al netto di un’Imoco che continua a fare riposare diverse big, Haak in primis. Sono proprio le gigliate a sorpassare le tricolori a quota 9 (errore Piani), ma si gioca a lungo punto su punto, per la gioia del pubblico (soprattutto di casa). E così via di sorpassi, pareggi e controsorpassi, a dimostrazione che per portare a casa l’intera posta Conegliano dovrà sudare sette canotte. Parisi ci crede, non a caso chiama tempo non appena l’Imoco si porta a +2 (19-17). La breve pausa non porta i risultati agognati al Bisonte, perché al rientro sul taraflex rosa Squarcini a muro e Robinson in attacco trovano due punti pesantissimi e consecutivi. Ancora time out Parisi ma ormai è tardi, anche se Acciarri spaventa le pantere (e Santarelli, che interrompe il gioco) con due punti filati. C’è tempo per un paio di battute di Bardaro prima della fast di “The Queen” che chiude i giochi e fa partire il treno per Trieste.
IL BISONTE FIRENZE 1 – PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO 3 (19-25, 25-22, 18-25, 22-25). Durata set: 23′, 29′, 27′, 28′. Totale: 1 h. 47 minuti. Arbitri: Boris di Vigevano e Selmi di Modena. Mvp e top scorer: Robinson Cook (Prosecco Doc Imoco, 21 punti).
(Foto: Maurizio Anatrini).
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