“È partita già da due o tre giorni un’opera, come si dice nel gergo sanitario, di ‘pulizia’ nel senso che si stanno rendendo pulite da Covid parecchie strutture”: con queste parole il governatore Luca Zaia ha spiegato che in Veneto i pazienti Covid si stanno concentrando in alcuni ospedali, visto che al momento non ha più senso tenere reparti distribuiti in maniera eterogenea nei diversi territori della Regione.
L’assessore alla sanità della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, sta lavorando al tema dell’apertura delle prestazioni intramoenia e ambulatoriali.
La libera professione intramuraria, chiamata anche “intramoenia”, si riferisce alle prestazioni erogate al di fuori del normale orario di lavoro dai medici di un ospedale, i quali utilizzano le strutture ambulatoriali e diagnostiche dell’ospedale stesso a fronte del pagamento da parte del paziente di una tariffa.
Le prime novità potrebbero arrivare già la prossima settimana e il governatore della Regione Veneto ha sottolineato le differenze rispetto a marzo, mese nel quale sono state mantenute al minimo le prestazioni ospedaliere, visto che in questa nuova ondata del virus, anche se con non poche difficoltà, la riduzione delle prestazioni ospedaliere nelle strutture sanitarie venete è stata molto bassa (a marzo, per esempio, sono stati chiusi tutti i centri prelievo).
Oggi è la giornata della valutazione dell’Istituto Superiore di Sanità che stabilirà i colori per le Regioni italiane: Zaia ha dichiarato che accetterà quello che i tecnici decideranno per il Veneto e ha evidenziato che nella sua Regione l’incidenza è passata da 480 positivi ogni 100 mila abitanti a 178 (a settimana).
Intanto, non mancano i focolai di Coronavirus in molte città europee mentre in Italia c’è un trend di decrescita dell’infezione.
“Io continuo a dire che per i numeri che abbiamo avuto – ha affermato il presidente Zaia – probabilmente quella che è la paventata ‘terza ondata’ forse qui da noi è passata e se non è passata è arrivata un’ondata che comunque non ci aspettavamo”.
Continuano a preoccupare le mutazioni e le varianti del Covid presenti in diverse nazioni e ora il mondo scientifico è concentrato a studiare questi fenomeni.
Rispetto ai vaccini contro il Coronavirus, invece, c’è stata la conferma delle forniture per la prossima settimana e dalla settimana successiva Zaia ha detto che si dovrebbe riprendere con “le forniture in quota”, per proseguire con la campagna vaccinale a partire dagli over 75.
Questi i dati di oggi, venerdì 22 gennaio 2021, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 3.644.507 tamponi molecolari (14.280 tamponi molecolari nelle ultime 24 ore), 2.389.352 tamponi rapidi (29.310 test rapidi nelle ultime 24 ore), 43.590 tamponi in totale nelle ultime 24 ore, 303.687 positivi dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 1.198 positivi in più nelle ultime 24 ore, 321 terapie intensive (12 in meno di ieri) e 2.416 ricoverati in area non critica (49 in meno di ieri), 8.439 morti in totale (75 decessi nelle ultime 24 ore) e 13.460 dimessi.
La percentuale dei positivi al Covid sui tamponi effettuati è del 2,75%.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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