“I veneti non sono dei polentoni”: l’elogio del Veneto di Michele Ruocco, volontario della Pro Loco di Minori

Mentre i media nazionali sembrano essersi divertiti, soprattutto nei mesi più acuti dell’emergenza Covid, a contrapporre Campania e Veneto, a partire dai rispettivi governatori Vincenzo De Luca e Luca Zaia, chi lavora per promuovere veramente queste Regioni crede che l’unica soluzione possibile sia invece quella di lavorare insieme per creare le basi della ripartenza.

Ne è convinto Michele Ruocco (nella foto), instancabile volontario della Pro Loco di Minori, che con il Veneto, in particolare con la comunità di Valdobbiadene, ha un legame molto speciale.

Ruocco conosce alcune realtà della Regione Veneto meglio di chi ci vive da una vita ed è tra i pochi “non valdobbiadenesi” ad essersi letto un vero e proprio mattone sulla storia del paese: il libro, curato da Giancarlo Follador, dal titolo “Valdobbiadene dal Piave al Cesen. Una storia plurale”.

Insieme alla Pro Loco di Minori e ad altre realtà della Costa d’Amalfi, Michele Ruocco ha partecipato in passato all’Antica Fiera di San Gregorio, portando un pezzo della sua terra nella festa paesana più importante di Valdobbiadene.

Anche nella Costa d’Amalfi, intanto, le Pro Loco e gli operatori turistici cercano di capire come si potrà lavorare per la promozione del turismo nei prossimi mesi.

Il volontario minorese, però, ha già trovato una ricetta per la ripartenza: l’unione, la collaborazione e il supporto tra diverse località turistiche italiane come filosofia di pensiero utile a superare i pregiudizi che hanno contribuito ad allontanare il Nord e il Sud dell’Italia.

A chi gli chiede se al Sud le persone pensano ai veneti solo come dei “polentoni”, Ruocco risponde quasi con fastidio, evidenziando che si tratta di pregiudizi assurdi che non portano da nessuna parte.

“Il Veneto è una terra bellissima che ha saputo coniugare nel tempo la bellezza della cultura con l’operosità dei suoi abitanti – spiega Michele Ruocco – Molti, forse troppi, non conoscono le caratteristiche di questa Regione perché ‘attratti’ da altre realtà, sicuramente molto belle ma magari lontane”.

“In ogni città e borgo del Veneto esistono luoghi di una tale bellezza che se fossero conosciuti nel modo giusto potrebbero rappresentare un grande viatico di conoscenza e spostamenti locali per creare economia territoriale – aggiunge Ruocco – Ogni abitante del Veneto avrebbe bisogno di tante vite per conoscere solo una piccola parte del suo territorio. Non solo mare o laguna, ma l’interno della Regione merita di essere scoperto e conosciuto meglio dagli Italiani, da tutto il mondo e anche dagli stessi veneti che vanno a cercare altrove le bellezze che hanno a due passi da casa loro”.

Un omaggio al Veneto e ai veneti che arriva da chi lavora ogni giorno per promuovere il turismo nella Costiera Amalfitana che, come tutte le località turistiche italiane, soffre per gli effetti diretti e indiretti dell’emergenza Covid.

Per una volta non si parla di Zaia contro De Luca o di pizza contro Prosecco ma di due realtà straordinarie che hanno molto da offrire e che potranno conoscersi meglio a vicenda quando la pandemia permetterà a tutti di tornare a respirare.

Qui il video realizzato da Qdpnews.it nella Costa d’Amalfi:

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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