Il progressivo abbandono dei motori endotermici sta ridisegnando l’industria automobilistica per cui la transizione all’elettrico e l’abbattimento delle emissioni di CO2 lungo tutta la filiera automotive sono in cima alla lista delle priorità. Anche Porsche, che in Italia ha il suo quartier generale proprio in Veneto, a Padova, sta ripensando il suo futuro in chiave green, guardando tanto alla vendita quanto alla post-vendita.
Conoscere il mondo post-vendita significa sbirciare in quel vasto “dietro le quinte” riguardante in generale l’assistenza clienti – dalla riparazione dei prodotti alla fornitura di pezzi di ricambio – che non può sottrarsi alla transizione nel settore automobilistico.
Da questo punto di vista a fare scuola è proprio Porsche Italia presente a Costa di Rovigo con una “green warehouse”, il primo magazzino a quasi neutralità carbonica del Gruppo. Inaugurato nel 2006 e ampliato nel 2021 con un investimento di oltre 3 milioni di euro, l’edificio si avvia alla completa autosufficienza energetica garantendo, con l’attuale gestione delle risorse, un risparmio di CO2 annuale pari a circa 89 tonnellate.
La struttura di 5200 metri sorge in un’area di bonifiche – ci sono voluti 540 pali in cemento per consolidare il terreno paludoso – all’interno del piccolo Comune polesano, dalla collocazione geografica strategica verso il nord e il sud Italia, dove la presenza di Porsche ha contribuito a diversificare l’economia locale nota principalmente per le sue eccellenze agricole.
Ogni giorno nel magazzino vengono gestiti 27mila codici relativi a componenti che vanno dalla minuteria a grandi pezzi di ricambio disposti su enormi scaffali verticali in un perfetto intreccio geometrico. Grazie ad un sistema di digitalizzazione il magazzino è in grado di fornire tutti i centri Porsche e i centri assistenza d’Italia garantendo un servizio in tempi rapidissimi: ordini entro le 16 e il pezzo arriva la mattina dopo, da Aosta a Catania.
Sostenibilità, cura e formazione continua del personale assieme al mantenimento di standard elevati di servizio sono alla base strategia del direttore After Sales di Porsche Italia Massimo Plutino.
“Il magazzino di Rovigo è un unicum a partire dalle persone: formazione e passione sono la chiave di un service level elevato – spiega- Per noi è importante che le auto non rimangano ferme nei nostri concessionari e che clienti e dealer abbiano ricambi nel più breve tempo possibile. Ciò avviene grazie ad un sistema di digitalizzazione, fornito dalla casa madre, per la gestione del magazzino che ci permette di garantire la massima precisione e puntualità”
“Sul fronte della sostenibilità lavoriamo da anni, fin dalla nascita di questo magazzino, fornendo l’energia di cui abbiamo bisogno senza sfruttare combustibili fossili, privilegiando l’uso di pannelli solari, inseriti in due fasi, dopo il 2006 e poi nel 2020-21, che ci consentono un’autonomia del 60%, mentre il resto dell’energia viene acquistato da un provider che ci fornisce energia certificata green, e qui l’eliminazione delle caldaie a metano fa sì che questo sia possibile – prosegue il direttore di Porsche Italia After Sales – L’attenzione alla sostenibilità riguarda anche il personale e la relazione con il territorio a partire dalle scuole e dalle università della zona per raccontare alle nuove generazioni cosa significa avere un post-vendita sostenibile”.
“La sostenibilità è uno degli obiettivi primari di Porsche che punta ad arrivare all’80% di vetture elettriche nel 2030. Abbiamo già un modello di successo come Taycan, a cui pochi giorni fa si è aggiunta Porsche Macan, modello completamente nuovo a trazione elettrica. In ambito post-vendita ci stiamo muovendo di conseguenza per garantire lo stoccaggio delle batterie in ambienti sicuri (nel magazzino sono presenti spazi a temperatura controllata per le batterie ma anche camere stagne per lo stoccaggio dell’olio ndr) e formando i nostri tecnici specializzati nell’analisi e nella riparazione di batterie per vetture elettriche”.
Se è vero che la transizione all’elettrico aprirà a nuove dipendenze da materie prime, per fare fronte al problema Porsche ha deciso di puntare sulla circolarità. “Come in ogni cambio una dipendenza da materie prime c’è e ci sarà – conclude Plutino –. Noi punteremo sul riciclo e sul riutilizzo dei materiali scomponendo le batterie e rigenerando i moduli ancora funzionanti per renderli nuovamente disponibili, muovendoci verso un tipo di economia circolare”.
(Autore: Rossana Santolin).
(Foto e video: a cura di Rossana Santolin)
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