Il presidente di Confartiginato AsoloMontebelluna, Fausto Bosa (nella foto), ha presentato oggi, con i vicepresidenti Sergio Zanella e Alessandro Zanini, e i direttori Claudio Faganello e Valter Cietto, il bilancio di un “Anno Horribilis”, profondamente condizionato dalla pandemia.
I dati economici dell’artigianato restano “congelati” e addirittura, nonostante un anno che passerà tristemente alla storia, chiudono con un dato positivo (per Confartigianato Imprese AsoloMontebelluna) sul rapporto tra attività aperte e quelle cessate, con un più 4 unità. Tuttavia lo scenario che si presenta per il futuro è incerto e nello stesso tempo inquietante.
Oltre a registrarsi un prevedibile calo delle assunzioni rispetto gli anni precedenti (-406 assunzioni rispetto al 2019), ciò che più spaventa sarà il boom dei licenziamenti, al termine del blocco imposto dal governo.
Aumenta, inoltre, l’accesso al credito: l’80% dei finanziamenti erogati alle aziende nel 2020 di Confartigianato AsoloMontebelluna si riferiscono ad esigenze di liquidità, dovuta all’attuale calo del fatturato delle aziende, registrato dal 58% delle stesse (su quasi 900 aziende analizzate).
“Uno scenario che risulta ancora poco chiaro – riassume Fausto Bosa, presidente di Confartigianato Imprese AsoloMontebelluna questo anno trascorso e l’attuale situazione delle nostre aziende – e un’incertezza che dilaga tra le realtà economiche, ma nessun intervento strutturale da parte del Governo, come ad esempio la riduzione costo del lavoro”.
Come è ovvio, sono aumentate enormemente le ore di cassa integrazione e Fsba, che hanno interessato 522 aziende e 4200 lavoratori.
Il picco nel mese di aprile. Con 54 milioni di euro erogati, pari a una media di 17 giornate lavorative su 22 lavorabili. Nell’ultimo trimestre sono scese a 80 le aziende interessate dalla Fsba, per un totale di 250 addetti e 3 giorni medi mensili di cassa integrazione.
Nel 2020 i contratti che hanno fatto la parte del leone (circa la metà del complessivo) sono stati quelli a tempo determinato, a seguire l’apprendistato (35%) e il tempo indeterminato (15%).
“Sono troppi i settori coinvolti nella crisi attuale, per non parlare dell’impatto psicologico sociale che influisce in ciascuno di noi – precisa il vicepresidente Sergio Zanella -. La speranza ora, si riversa sul settore dell’edilizia, spesso indotto dell’intera economia, che ha ripreso buoni livelli di attività grazie anche alle soluzioni adottate con il Superbnous110%; su questa agevolazione, cavalcata da molti, anche Confartigianato ha voluto fare la differenza attraverso un servizio completo, che stiamo già offrendo a pubblici e privati”.
Per superare l’incertezza, l’artigiano dovrà tuttavia proporsi sul mercato in modo innovativo, come sottolinea il vicepresidente Alessandro Zanini: “Non si può certo parlare di positività, tantomeno delineare una ripresa – dice – perché l’incertezza è molta; quello che possiamo fare, e che molti stanno già facendo per quanto possibile, è reinventarsi, investire su noi stessi, sulla nostra capacità di adattamento, sulla nostra creatività che per l’ennesima volta è l‘unica spiaggia che può salvarci, certo in alcuni casi non è per niente facile”.
Con la pandemia sono divenuti di attualità temi come la tecnologia e la digitalizzazione, che hanno segnato per la nostra Associazione l’impegno ad abbattere distanze e limiti tecnici.
Nel 2020 AsoloMontebelluna ha organizzato diverse iniziative per offrire informazione, anche gratuita, aperta a tutti (quasi 1.500 le persone coinvolte nei 28 webinar organizzati), per sostenere anche nel web realtà locali, sposando anche attraverso l’aiuto di Anap (Artigiani Pensionati) e l’appoggio delle Amministrazione comunali il progetto Bee Asap; si è potenziato lo sportello Mepa (Mercato della Pubblica Amministrazione), l’erogazione nelle nostre sedi di firme digitali e dello Spid, ma soprattutto si sono scoperte, incentivate nuove forme di contatto con clienti e artigiani, grazie ad appuntamenti e formazione in video conferenza.
Il turismo rappresenta un’ulteriore risorsa, ma va governata: “È una scommessa strategica per il futuro della nostra area ed il risultato di un grande impegno collettivo che, per quanto concerne la rivalutazione dell’area del Monte Grappa, ha preso le mosse da una proposta messa sul tavolo proprio da Confartigianato, quando ancora nessun altro immaginava certi sviluppi – sostiene il presidente Fausto Bosa -. In un’ottica allora di vagliare tutte le possibilità utili, perché si possa ripartire poi con determinazione ma anche con una pianificazione anche più attenta e responsabile, il nostro appello è unire le forze per definire nuovi obiettivi, sfruttando al meglio le nuove infrastrutture e le nuove competenze che da questa crisi sono emerse”.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Fausto Bosa).
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