Tensioni ancora prima dell’inizio del consiglio comunale di ieri sera a Vazzola: alla minoranza è stata negata la possibilità di partecipare in videoconferenza che si è astenuta dalla partecipazione.
“A Vazzola i contagi galoppano – scrive in una nota il gruppo di minoranza Tezze Vazzola Visnà Insieme – ma il sindaco ha indetto un importante consiglio comunale per la serata in presenza, con ben 7 punti all’ordine del giorno”.
Dopo la convocazione ricevuta la vigilia di Natale i consiglieri di minoranza per tutela della loro salute e di tutte i conoscenti e familiari hanno prontamente richiesto due volte al sindaco di partecipare al consiglio tramite video conferenza.
“Per entrambe le richieste la risposta del sindaco è stata negativa – continua la minoranza – nonostante l’articolo 1 comma 1, punto 5, del Dpcm del 18/10/2020 per le pubbliche amministrazioni che prevede di limitare i contatti come avviene da tempo in ogni altro contesto pubblico e privato”.
I quattro consiglieri di minoranza Piera Cescon, Paola Tonon, Marika Visentin e Giuseppe Freschi, ritenendo che la partecipazione personale al consiglio fosse rischiosa non si sono presentati alla convocazione: “considerato che l’amministrazione avrebbe avuto tempi e mezzi per organizzare il consiglio in video conferenza – scrivono – ci siamo visti costretti a rinunciare. Inoltre i tempi tecnici per la discussione dei 7 punti all’ordine del giorno e la convocazione alle ore 20 ci avrebbe sicuramente fatto concludere la seduta dopo l’orario del coprifuoco”.
“La mancata organizzazione del consiglio comunale a distanza, contrariamente a come hanno fatto molti Comuni vicini in ossequio alle prescrizioni superiori emanate, comporta un’ingiustificabile limitazione dei diritti fondamentali della salute dei consiglieri e di svolgimento del loro mandato”.
“Dopo mesi di pandemia l’amministrazione avrebbe dovuto organizzarsi e mantenere un comportamento coerente con gli inviti rivolti alla cittadinanza a rimanere a casa e ad evitare contatti interpersonali che favoriscono la propagazione del virus – concludono – e la riunione del consiglio comunale in presenza non rappresenta sicuramente un buon esempio per la comunità”.
(Fonte: Simone Masetto © Qdpnews.it).
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