Nel corso della seduta consiliare tenutasi a Revine Lago nella serata di ieri, martedì 29 dicembre, è stata conferita la cittadinanza onoraria al Milite ignoto.
Come ha spiegato il sindaco Massimo Magagnin, il 4 novembre 2021 ricorreranno i 100 anni dalla sepoltura simbolica del Milite ignoto e la cittadinanza onoraria è un’iniziativa proposta dall’Associazione nazionale piccoli Comuni italiani che, allo stesso tempo, ha voluto fare “una sorta di paragone con gli operatori sanitari in prima linea negli ultimi mesi”.
Lo stesso tema sarà inoltre discusso in occasione del consiglio comunale di Refrontolo, previsto per la serata di oggi, mercoledì 30 dicembre.
Il Milite ignoto fu un militare deceduto nel corso del Primo conflitto mondiale e mai identificato: divenne il simbolo di tutti quei soldati dispersi in guerra e, quindi, rimasti privi della possibilità di essere identificati e, di conseguenza, di tornare dalla propria famiglia per la sepoltura.
Il 10 agosto 1920 il generale Giulio Douhet propose di fare una sepoltura simbolica, in rappresentanza di tutti quei combattenti che si erano sacrificati per la Patria: la pratica di avere una tomba del Milite ignoto si diffuse non soltanto in Italia, nazione in cui venne scelto il Vittoriano a Roma (noto come Altare della Patria) per tumulare la salma, in occasione della cerimonia pubblica e solenne del 4 novembre 1921.
La salma venne scelta nella basilica di Aquileia da Maria Bergamas, originaria di Trieste e madre di un sottotenente andato disperso, che rappresentò così tutte le mamme, le sorelle, le figlie e le mogli dei soldati deceduti: la donna scelse la salma tra le undici raccolte dai principali teatri di guerra del Primo conflitto mondiale.
Il corpo del caduto scelto fu destinato a Roma, mentre le altre salme vennero tumulate nel Cimitero degli eroi, dietro l’abside della stessa basilica di Aquileia.
La salma venne trasportata da Aquileia a Roma tramite un viaggio in treno condotto a velocità moderata, per dare la possibilità alla popolazione di onorare il caduto a ogni stazione.
Al Milite ignoto, inoltre, venne conferita una medaglia d’oro, poichè “Degno figlio di una stirpe prode e di una millenaria civiltà, resistette inflessibile nelle trincee più contese, prodigò il suo coraggio nelle più cruente battaglie e cadde combattendo senz’altro premio sperare che la vittoria e la grandezza della patria”.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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