Paolina Borghese si rimette in mostra nel vero senso della parola e rappresenta, soprattutto in un momento come questo, un vero e proprio simbolo di resilienza.
La celebre statua del Canova, danneggiata lo scorso luglio da un turista austriaco (qui l’articolo), sarà protagonista dunque di un restauro conservativo in una mostra a lei dedicata che sarà inaugurata la prossima primavera.
A partire da oggi, martedì 22 dicembre, dalle 9 alle 13 all’ufficio postale di Possagno sarà possibile richiedere lo speciale annullo filatelico dedicato alla scultura oggetto del restauro.
Un annullo che, grazie a Poste Italiane, dà modo a Possagno di promuovere ulteriormente il proprio Comune tramite un’iniziativa che vuole coinvolgere più parti.
Al Museo Gypsotheca Antonio Canova a siglare l’iniziativa, svoltasi in totale sicurezza, erano presenti Fabio Verza, referente territoriale filatelia Poste Italiane Nord est, assieme al sindaco di Possagno, Valerio Favero, e alla direttrice del museo, Moira Mascotto.
Il Canova e anche Paolina Bonaparte non sono nuovi a questo tipo di evento e sono comparsi più volte nei francobolli commemorativi di Poste Italiane.
Maria Paola Bonaparte, nata Borghese, finì in un francobollo della Repubblica Italiana del valore di 80 lire, il 15 luglio del 1957, in occasione del bicentenario della nascita di Antonio Canova.
“Anche se siamo al momento chiusi – spiega la direttrice Mascotto -, grazie all’icona di Paolina siamo pronti a un biennio che vede Possagno come teatro dei 200 anni del grande scultore. Speriamo di poter coinvolgere anche le scolaresche per introdurli alla realtà museale, in quanto poter frequentare questi luoghi della cultura rappresenta un valore sociale“.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il primo cittadino Favero, che ha così commentato il progetto, dimenticando lo spiacevole inconveniente di quest’estate: “Questo annullo postale può essere un aggancio per portare all’interno delle scuole la cultura, l’arte e la bellezza nel suo essere”.
Un rilancio dunque per il turismo e i visitatori in un periodo è duro, in cui il museo ha cercato di mantenere sempre i contatti con i visitatori tramite un ampio programma online, con la ferrea volontà di riaprire quanto prima la storica struttura.
(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it).
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