La protesta dei magistrati onorari davanti al Tribunale di Venezia: “Vogliamo i diritti elementari del nostro lavoro”

Anche nel Veneto, come in molti altri Tribunali italiani, cresce la protesta dei Magistrati Onorari, da decenni precari della giustizia, che manifesteranno con un flash mob il loro disagio e disappunto per le mancate risposte del governo alle loro rivendicazioni.

Venerdì 18 dicembre dalle ore 11,30 alle ore 13,30 nel Campiello davanti all’ingresso del Tribunale di Venezia a Rialto, una rappresentanza dei Giudici di Pace (GdP), Giudici Onorari di Tribunale (Got) e Vice Procuratori Onorari (Vpo), di tutto il Veneto, con una rosa rossa e un Codice tra le mani, manifesterà la propria solidarietà ai colleghi di Palermo e di Parma che hanno intrapreso uno sciopero della fame per protestare contro la mancata attuazione della sentenza della Corte di Giustizia Europea che ha riconosciuto ai magistrati onorari gli elementari diritti di adeguata retribuzione, malattia, ferie, maternità, tutele di cui sono attualmente privi, chiedendo quindi il riconoscimento di diritti e di adeguati compensi per il lavoro che svolgono quotidianamente nelle aule di Giustizia.

Nel silenzio assordante del Ministro della Giustizia – spiegano in una nota i magistrati -, hanno invece espresso solidarietà le associazioni di magistrati professionali quali l’Anm, Magistratura Democratica, molti Presidenti di Tribunale e Procuratori della Repubblica ed esponenti parlamentari che a gran voce rivendicano per i Giudici Onorari diritti e retribuzioni adeguate”.

Se entrasse in vigore la così detta riforma Orlando si limiterebbe l’attività di udienza dei magistrati onorari, con ulteriore riduzione dei compensi, già al minimo, previsti per 98 euro lordi per udienza nella quale vengono trattate anche fino ad una cinquantina di cause.

L’emergenza Covid ha fatto esplodere una situazione già da troppo tempo in attesa di correttivi, stante il rischio di contrarre il contagio nell’esercizio dell’attività pur sapendo che, in caso di malattia, i giudici onorari non hanno diritto ad alcun ammortizzatore, non essendo loro riconosciuta assistenza sanitaria e previdenziale.

Gli art. 104 e 108 della Costituzione, tra gli altri, sanciscono l’assoluta indipendenza ed autonomia dei magistrati e delle persone che partecipano all’amministrazione della giustizia, autonomia e indipendenza che possono essere garantite solo da un adeguato e dignitoso stipendio e da un adeguato numero di magistrati, che lo Stato, pertanto, deve garantire e riconoscere.

La Magistratura Onoraria sollecita lo Stato a provvedere, con decretazione di urgenza, l’immediata risoluzione dei problemi denunciati e, in mancanza di immediata e sollecita risposta, valuterà ulteriori forme di protesta.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: web).
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