Dove non arriva la pubblica amministrazione in materia di sanità pubblica, ci pensano le associazioni di volontariato e le donazioni dei singoli privati. Una sinergia solidale attivata dall’Associazione “Amici del Cuore” dalla quale ne ha beneficiato il reparto di cardiologia dell’ospedale San Valentino di Montebelluna.
Nello specifico i reparti di terapia intensiva cardiologica coronarica, e il reparto di riabilitazione cardiologica. Rispettivamente un letto per le cure intensive cardiologiche con monitorizzazione centralizzata, e due Tapis Roulant, per le cure riabilitative nel recupero funzionale post infarto, o interventi al cuore.
Attrezzature che da qualche settimana sono presenti nei rispettivi reparti, già attivo nella propria funzione il letto, mentre i due Tapis Roulant entreranno in funzione non appena verrà reso possibile il servizio attualmente sospeso dal Covi19.
La cerimonia ufficiale di consegna posticipata a causa dell’emergenza sanitaria si è svolta ieri mattina (lunedì 15 dicembre) presso il reparto di riabilitazione alla presenza del primario del reparto di Cardiologia professore Alessandro De Leo, del presidente degli Amici del Cuore di Montebelluna Colli Asolani e Valdobbiadenese Gino Morlin.
La vice presidente Miranda Tiberio, la coordinatrice del reparto di riabilitazione, e del reparto di Cardiologia, Lucia Piva, e lo staff infermieristico del reparto riabilitativo. Presente Armando Rizzo socio del Calzaturificio “Edea” di Crocetta del Montello, tra i principali donatori, assieme all’Associazione Foenix APS di Volpago del Montello, l’associazione che ha contribuito all’acquisto delle attrezzature grazie al ricavato della serata benefica allestita quest’estate a Villa Spineda Gasparini Loredan a Venegazzù, e alla generosità dei soci degli “Amici del Cuore” per un totale di spesa di oltre 28 mila euro.
Nell’intervento di De Leo, il sentito ringraziamento a quanti hanno collaborato per mettere a disposizione questi strumenti, dando la possibilità agli operatori di esprimere al meglio, le loro qualità professionali. “Dietro ad ogni strumento c’è l’anima di una persona – ha sottolineato il primario De Leo – In questo reparto seguiamo annualmente oltre 500 pazienti abbiamo bisogno di strumenti e questi che abbiamo avuto in dono è un grande segno di generosità e di civiltà”.
Da parte sua il presidente degli Amici del Cuore ha voluto sottolineare le difficoltà degli operatori che si trovano ad operare in mancanza di strumentazioni adeguate, lanciando nel contempo un appello a quanti, privati istituzioni, e associazioni potranno dare il proprio contributo affinchè gesti come questi possano contribuire a migliorare il servizio sanitario.
L’associazione nata nel 1993 può contare su oltre 1200 soci distribuiti nel comprensorio montebellunese e pedemontano, e si pone come obiettivo la prevenzione e la riabilitazione in questo settore attraverso le “Giornate del Cuore” programmate nel corso dell’anno, promuovendo le conferenze in collaborazione con i cardiologi degli Ospedali di Montebelluna e Castelfranco e Treviso. Dispone inoltre dei centri prelievi nei vari.
paesi per la misurazione dei valori di prevenzione delle malattie cardiocircolatorie. Per quanto riguarda l’attività fisica la ginnastica di mantenimento, svolta presso le palestre di Montebelluna, Trevignano, Cornuda, Caerano San Marco Selva del Montello e Bigolino.
Attività attualmente “congelate” dalle restrittive normative sanitarie in materia di Covid, che stanno penalizzando in grande misura un servizio in grado di garantire un apprezzato, e qualificato servizio di prevenzione.
(Fonte: Giovanni Negro © Qdpnews.it).
(Foto: Amici del Cuore).
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