Quella maledetta vacanza in alta quota: la giovane scrittrice esordiente Silvia e il suo romanzo

La scrittrice esordiente tarzese Silvia Perin
La scrittrice esordiente tarzese Silvia Perin

Un misterioso e inquietante hotel “fuori dal mondo”, sotto una fredda tempesta di neve tipicamente invernale, e 6 giovani ragazzi che si avventurano in una “gita fuori porta” a Livigno: “Quella maledetta vacanza in alta quota” è questo il titolo del primissimo libro della giovane scrittrice esordiente tarzese Silvia Perin.

La scrittrice esordiente Silvia Perin si racconta – Video di Monica Ghizzo

Silvia, studentessa 25enne di psicologia e amante del mondo del thriller e dell’horror, circa un anno fa ha iniziato, dopo aver divorato moltissimi libri, una vera e propria avventura. “Ho sempre avuto la passione della lettura, fin da bambina tramandata da mia mamma – racconta la stessa -. Nel 2012, insieme a dei miei compagni, abbiamo fatto un viaggio. L’alloggio, in cui abbiamo passato la settimana, era molto particolare e, a tratti, inquietante. Mi ricordo soprattutto di alcuni quadri con queste figure strane e angoscianti. Ho deciso di mettere nero su bianco questa esperienza creando un racconto. Pian piano questo racconto diventava una vera e propria storia e, lavorando di fantasia, sono arrivata a scrivere il mio primo libro: Quella maledetta vacanza in alta quota”. 

Quella maledetta vacanza in alta quota

“In questo libro viene raccontata la storia di questi 6 amici che partono per un viaggio in montagna – spiega Silvia -. Inizialmente lo aveva ambientato a Roma, ma mi sono accorta che tutte le vicende si svolgevano all’interno dell’hotel, trascurando così la città e mi dispiaceva. Avendo sempre avuto la passione per la montagna, per quello che trasmette e perché vivo davanti alle montagne, ho deciso di ambientare la storia a Livigno, in inverno, in mezzo alla neve. Questa storia si snoda tra un interrogatorio in commissariato dei due protagonisti, Alma e Tommy, con le loro sensazioni a posteriori del viaggio, e dei flashback di quello che hanno vissuto all’interno dell’inquietante hotel”.

Quanto tempo ha impiegato a scrivere il racconto? 

“Il libro è stato scritto in un anno tra scalette, bozze, cancellature e momenti di blocco – dice Silvia -. Scrivo principalmente di sera perché la notte mi stimola molto di più. In particolare, durante l’estate, mi rifugio spesso nel bosco perché mi trasmette una sensazione di stacco dall’esterno. Quando ho degli stimoli troppo forti dalla vita esterna, non riesco a scrivere: devo staccare dal mondo esterno. Anche per questo motivo, l’hotel del racconto, si trova fuori dal mondo”.

Ci sono già nuovi libri in cantiere?

“Questo libro spero sia solo il primo di molte altre idee – conclude la neo scrittrice -. Per questo motivo, ‘Quella maledetta vacanza in alta quota’, lo ho lascato in sospeso. C’è un finale aperto alla libera interpretazione che spero entri nel cuore di più persone possibili”.  

Incontro con l’autrice 

Silvia Perin, giovedì 14 dicembre alle ore 20.45, sarà a Corbanese di Tarzo, nella Sala dell’oratorio parrocchiale “Don A. Lucchetta” (in via San Francesco), per presentare ufficialmente il suo romanzo. A moderare la sera sarà l’assessore alla Cultura Michela Cesca. 

L’ingresso sarà libero. Per maggiori informazioni contattare la biblioteca “G. Modolo” al numero 0438 9264208 o alla email bibliotecaecomune.tarzo.tv.it.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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