Il maltempo di inizio novembre ha lasciato profonde ferite tra Valdobbiadene, Miane e la Vallata.
Una “ferita ancora aperta” è la chiusura fino a data da destinarsi della strada provinciale 152 (dei Cavalot), dove, all’altezza dell’incrocio verso Combai, il ponticello che permette di attraversare il torrente Raboso è transennato e non percorribile.
Inevitabili i disagi alla viabilità, dato che, per quanto secondario, quel tratto di provinciale è frequentato da molte persone del luogo.
A ridosso del ponticello, il Raboso in piena si era “mangiato” una parte di sponda destra della strada e si era creata una voragine.
La scorsa settimana, con un decreto di somma urgenza della Provincia di Treviso, si è posto rimedio al danno più evidente (il terreno eroso dall’acqua è stato ripristinato e si è pulito l’alveo torrentizio), ma ciò che più conta è dare stabilità al ponticello, che ha più di 70 anni, attraverso la riparazione della fondazione dello stesso per evitare che un’altra piena possa danneggiarlo.
Questa mattina, mercoledì 29 novembre, sul posto c’è stato un sopralluogo dei tecnici dei vari enti coinvolti (ditta incaricata, direttore dei lavori, Provincia, Genio Civile di Treviso e Servizi forestali), che informeranno anche la Soprintendenza di Venezia.
Il motivo di questo pool di esperti? Sotto al ponte da mettere in sicurezza è ben visibile un bene monumentale che va tutelato, ossia un guado austro-ungarico realizzato all’inizio del 1918 che serviva per attraversare il torrente e, soprattutto, per l’ancoraggio delle funi della teleferica che giungeva da Campea e riforniva di materiali la località di Legarfat, importante luogo strategico per alimentazione delle numerose truppe e artiglierie schierate in prossimità della prima linea sul fronte del Piave.
Venendo però alla contemporaneità e ai problemi viabilistici, al momento i tecnici che si sono incontrati oggi non hanno saputo comunicare quando sarà riaperta la strada. Quel che è certo è che la Provincia ha avviato una “procedura velocizzata” per la progettazione e l’esecuzione dei lavori. Si ipotizzano 80 giorni dalla data in cui partiranno i lavori più urgenti; nel frattempo la SP 152 resta chiusa da Col San Martino a salire e dall’incrocio con Combai a scendere.
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