Castelcucco chiude lo screening con l'82,9% di adesione e l'1,81% di positivi: tutto pronto per il turno di Cavaso

Secondo i dati in possesso dell’amministrazione comunale, di 1930 cittadini di Castelcucco invitati a fare il tampone, ben 1600 si sono presentati allo screening generale che ha avuto termine questo pomeriggio: un’adesione al 82,90% che ha reso orgoglioso il sindaco Adriano Torresan: “I dati dimostrano che abbiamo fatto la cosa giusta, ma è fondamentale non abbassare la guardia perché l’indice RT è ancora altissimo”.

L’1,81% dei pazienti sottoposti al tampone si è rivelato positivo al covid: i 29 soggetti che hanno riscontrato questo risultato, prima attraverso il tampone rapido e poi attraverso quello molecolare, hanno subito seguito la procedura di messa in quarantena, con il supporto degli operatori dell’Ulss2.

Le aspettative di circa 100 tamponi all’ora sarebbero state superate dal personale dell’Ulss2, medici e infermieri provenienti dall’ospedale Ca’ Foncello di Treviso e il primo cittadino, in un post sulla pagina del comune, ha voluto ringraziare anche loro: “Un grazie di cuore agli operatori dell’Ulss2 che sono intervenuti in questi due giorni, al loro responsabile operativo Mauro Busolin, al dottor Stefano De Rui e al direttore Francesco Benazzi”.

I dati, che verranno ufficializzati domani dall’Ulss 2 dopo ulteriori verifiche, sarebbero così in grado di dare una panoramica sulla situazione generale del paese: c’è da dire, inoltre, che Castelcucco dispone di un altro punto di riferimento per i tamponi alla popolazione, che ha contribuito in modo significativo all’individuazione di molti dei casi che hanno reso necessaria quest’operazione: la farmacia del paese aveva già messo a disposizione un’area drive in predisposta per fare i tamponi e l’aveva concessa anche ad alcuni medici di base.

Tutto pronto per la prova di domani mattina a Cavaso del Tomba: i tendoni sono stati allestiti da tempo dai volontari presso il parcheggio Bonotti e ricontrollati secondo gli standard operativi. Il sindaco Gino Rugolo si è coordinato con i supervisori dell’Ulss2 per iniziare senza intoppi e lancia un appello alla popolazione: “Adesso tocca a noi essere presenti per tutelare la comunità”.