Nubifragio sull’Alta Marca Trevigiana: scoperchiata la stazione di Nove, case allagate a Cordignano

Iniziata la conta dei primi disagi dal nubifragio che si è abbattuto stanotte sull’Alta Marca Trevigiana: decine gli interventi sul territorio, già a partire dalle 2 di oggi, domenica 6 dicembre.

Tra le zone più colpite c’è Cordignano, dove l’esondazione del fiume Meschio ha provocato l’allagamento dell’area che va dalla piazza centrale fino alla rotatoria sulla provinciale, assieme a via Diaz che si è rivelata la strada più colpita.

Il corso d’acqua è tracimato verso le 4 di questa mattina: come ha reso noto il sindaco Alessandro Biz, la rottura di un tratto dell’argine del fiume ha provocato allagamenti in diverse vie della frazione di Piné, con danni a garage e scantinati.

Case allagate e bidoni dell’immondizia incastrati sotto alle auto parcheggiate hanno accresciuto i disagi a Cordignano, dove sono intervenuti i volontari dell’Avab, della Protezione civile locale, di Orsago, di Caneva e di altre località friulane limitrofe, al lavoro per rimuovere anche il fango e i detriti riversatisi su strade, marciapiedi e negozi.

Il primo cittadino ha invitato la popolazione a contattare il 115, numero dei Vigili del fuoco, per richieste di intervento.

Cordignano auto maltempo

Grossi danni al tetto della stazione di Nove, frazione di Vittorio Veneto, dove sono caduti a terra diversi alberi, mentre in Fadalto il forte vento ha scoperchiato un’abitazione situata di fronte al casello autostradale.

Interrotta da una grossa frana la strada statale sempre nella zona di Nove, al chilometro 21. Un’altra frana ha bloccato la strada statale Alemagna: fortunatamente, nessun automobilista è stato coinvolto.

Sul San Boldo, chiusa anche la strada statale 635 per la caduta di alcuni alberi sulla carreggiata.

A Vittorio Veneto è bloccata la strada che conduce alla località Maren, luogo dove è collocata una borgata e un agriturismo: sono in corso d’opera i lavori di rimozione dei detriti, grazie all’ausilio di un trattore e di una ruspa.

I tecnici della Provincia, invece, sono intervenuti sulla strada provinciale per il Cansiglio, dove è stata registrata una nuova frana.

A Colle Umberto l’acqua del fiume Meschio ha causato la caduta di diverse piante e l’allagamento di due abitazioni. “Con la Protezione civile stiamo aiutando a liberare i locali dall’acqua, prima che arrivi una seconda ondata di maltempo. – ha dichiarato il sindaco Sebastiano Coletti – Ci sono state segnalazioni di piante cadute. La rete idrica, in generale, ha tenuto”.

Vittorio Veneto frana

A Fregona, nella notte, i Vigili del Fuoco sono intervenuti per evacuare una famiglia in località Breda, in via Grotte del Caglieron, a causa del cedimento del muro sottostante la casa.

Altre frane si sono verificate in via Sottocastel e nella zona di via Fratte, dove un torrente è esondato durante la nottata. La strada che conduce in località Breda è stata chiusa al transito.

Allarme rientrato a Sarmede, dove nella mattinata 40 centimetri d’acqua si erano riversati sulla piazza, provocando l’allagamento delle abitazioni e colate di terreno dai pendii. A Montaner sono stati passati attimi di tensione, con l’acqua che scendeva dai versanti allagando la strada provinciale.

A Revine Lago l’acqua ha sfondato un muro di contenimento in via Bar.

Esondato in vari punti il torrente Carron a Cappella Maggiore: l’acqua ha allagato la piazza del Comune, borgo Gava, via Brescacin e via Cal de Sabbion. Al momento sono al lavoro il Genio civile e la Protezione civile comunale. Soprattutto in borgo Gava la situazione è stata per diverse famiglia drammatica, con l’acqua che ha invaso scantinati e garage raggiungendo un metro e mezzo di altezza.

Sul versante della Destra Piave chiusa per ora la Feltrina a causa di una frana a Quero, mentre, sempre a causa delle piogge intense che provocano infiltrazioni, la galleria Segusino-Vas, sulla sinistra Piave, è stata chiusa al traffico già nella mattinata di ieri.

Nell’area di Vazzola, invece, al momento l’unica criticità è stata registrata in via Giovanni XXIII, nella frazione di Tezze, dove un albero è caduto sul sedime stradale, causando il blocco della viabilità: il Comune ha invitato la popolazione a prestare la massima attenzione e a spostarsi solamente in caso di necessità.

A Godega di Sant’Urbano sono intervenuti i Vigili del fuoco e una pattuglia della Polizia di Stato: verso le 4 di questa mattina un ramo, di grossa taglia, di un albero era caduto sulla strada statale Pontebbana, sulla corsia di marcia che da Conegliano conduce a Sacile. Il ramo è stato tagliato e poi spostato sulla vicina pista ciclabile.

Interrotta la strada che conduce al castello di San Salvatore di Susegana, a causa della caduta di un albero.

A Conegliano abbattuto, a causa del forte vento, il Covid point destinato ai medici di base, da poco allestito nell’area delle piscine comunali.

Diverse situazioni di criticità nel Comune di San Fior: come ha spiegato il sindaco Bepi Maset, nella mattinata i volontari della Protezione civile e alcuni operai comunali si sono adoperati nello sgombero di caditoie e tombini. Numerosi danni nelle tre strade bianche della frazione di Castello Roganzuolo.

Acqua e qualche albero caduto sul sedime stradale anche nell’area dell’Isola dei Morti, a Moriago della Battaglia, mentre a Sernaglia della Battaglia si è alzato il livello dei torrenti.

A Nervesa della Battaglia è stata fatta evacuare una coppia di gestori di un piccolo sito per ultraleggeri, a titolo precauzionale, motivo alla base anche della chiusura della strada che conduce alla diga e all’aviosuperficie: sul posto c’è la Protezione civile, anche se la situazione, per il momento, è sotto controllo.

Forte vento a Miane, al Rifugio Posa Puner, dove è stato abbattuto del materiale di proprietà della struttura.

Due frane hanno invaso la stretta carreggiata di via Vittorio Emanuele, nella frazione di La Valle a Monfumo, che nemmeno questa volta rimane del tutto incolume dai danni del maltempo.

Pare che nel Comune non ci sia stato nessun danno a parte questi due franamenti, così come era successo in passato con l’esondazione del torrente Muson, che questa volta però si mostra docile.

La via verso la zona abitata di La Valle risulta tuttavia impercorribile e alcuni volontari di Crespano e di Pederobba sono già in azione per ripristinare la viabilità nei due punti dove l’acqua ha portato dei detriti, impedendo di fatto il passaggio della maggior parte dei veicoli.

Susegana maltempo

Il maltempo perdurante ha creato disagi pure sul traffico ferroviario che, dalle 5.40 di questa mattina, è sospeso sulla linea Belluno-Conegliano, tra le zone di Vittorio Veneto e Ponte nelle Alpi.

Verso le 10 è stata istituita l’uscita obbligatoria a Fadalto  dell’autostrada A27, a causa di alcune verifiche per dei problemi nella zona bellunese. I controlli stanno ancora proseguento.

In queste ore sono decine gli interventi dei Vigili del fuoco e dei gruppi di Protezione civile fatti sul territorio a causa del maltempo, mentre viene tenuto sotto controllo il livello del fiume Piave: sarà una domenica di dicembre molto complessa.

Pederobba Piave

(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata – Facebook – per gentile concessione di un lettore – Comune di Pederobba).
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