L’Imoco appoggia la campagna #salviamolosport. Le società rischiano il collasso e chiedono aiuti al Governo

Il Covid sta mettendo in ginocchio tantissime attività dell’Alta Marca e a livello nazionale, e tra queste anche alcune società sportive che, oltre a dover rinunciare ad alcuni introiti da parte degli sponsor, devono fare a meno del supporto dei propri tifosi. A queste problematiche si aggiungono i mancati aiuti da parte dello Stato.

Il Comitato 4.0, che rappresenta ben 245 club appartenenti a diverse leghe come: Lega Pallavolo Serie A, Lega Basket Serie A, Lega Nazionale Pallacanestro e alla Lege Pallavolo Serie A Femminile provano a far sentire la loro richiesta di aiuto al Governo.

A dar man forte a questo movimento anche le “Pantere” dell’Imoco Volley che, tramite i loro profili social hanno espresso la loro vicinanza.

I club chiedono che lo sport venga salvato (#salviamolosport): a rischio ci sono migliaia di posti di lavoro tra atleti e componenti dello staff così come il ruolo sociale svolto sul territorio dai club, soprattutto a beneficio dei più giovani.

Rischia di venir meno, inoltre, il gettito fiscale di circa 23 milioni di euro generato dalle attività di queste aziende sportive.

“Lo Sport italiano – scrivono in un comunicato – lo sport dei territori, le Leghe e i Club che rappresentano il cuore del movimento sono drammaticamente sull’orlo del baratro, non avendo beneficiato di aiuti pubblici, a differenza di quanto accaduto in Germania, Gran Bretagna e Francia. In Europa è stato riconosciuto lo stato di sofferenza delle società sportive che, svolgendo un’impareggiabile funzione sociale, stanno portando avanti i propri campionati tra crescenti difficoltà economiche che ne mettono seriamente a rischio ormai la stessa sopravvivenza. In Italia non è accaduto”.

I club chiedono aiuti viste le spese necessarie per sottoporre i propri tesserati al tampone e per i mancati incassi dai botteghini: “Tra costi sanitari e mancati ricavi decine di club rischiano di chiudere i battenti mandando in rovina interi patrimoni sportivi, sociali e territoriali costruiti in decenni di attività”.

“Le proposte – si continua a leggere nel comunicato diffuso – sono state inviate al Ministro Spadafora, al Ministro Gualtieri ma anche ad alcuni esponenti parlamentari. Sono proposte di alleggerimento fiscale, un fondo perduto per far fronte alle spese sanitarie, finanziamenti erogati dall’Istituto per il Credito Sportivo garantiti a livello centrale per le esigenze di liquidità. I club si appellano al governo perché venga concessa il prima possibile una qualche forma di ristoro.

Per queste realtà che non possono fare affidamento su cospicui ricavi televisivi, il governo ha provveduto a varare una legge che riconosce un credito d’imposta del 50% sulle sponsorizzazioni. Ma la mancata approvazione del decreto attuativo ha creato un’impasse che sta depotenziando, se non vanificando, l’efficacia dell’intervento. Nella stagione sportiva 2020/2021 i ricavi da sponsorizzazione si sono ridotti di almeno un terzo rispetto alla precedente.

Il grido di allarme dei club è stato raccolto dal Comitato 4.0 che ha evidenziato, da parte del 95% dei rispondenti, la necessità di un aiuto finanziario per completare la stagione sportiva in corso.

Per le società sportive si stima un fabbisogno medio pari al 42% dei ricavi della stagione sportiva 18/19, con una media di 623 mila euro a testa. Finora solo un terzo della platea ha ricevuto un sostegno statale per fronteggiare la crisi Covid. Ma l’ammontare medio di questi aiuti, per i club che li hanno ricevuti, copre appena il 14% di questo fabbisogno.

(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it).
(Foto: Imoco Volley).
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