Vittorio Veneto, la “Lotteria degli scontrini” penalizza i commercianti. Paludetti: “Già in crisi, aumentano i costi”

“La grande lotteria degli scontrini” potrebbe diventare la grande guerra degli scontrini. Lo si intuisce dal commento piuttosto seccato del presidente dell’Ascom, l’associazione dei commercianti vittoriesi Michele Paludetti (nella foto), dopo aver verificato cosa comporterà il tutto.

La lotteria degli scontrini come si sa è una delle misure al centro del piano di lotta all’evasione fiscale e, grazie al “gioco del conflitto di interessi” tra consumatori e negozianti, punta ad invogliare i contribuenti a richiedere l’emissione dello scontrino elettronico e a pagare con strumenti tracciabili (carte, bancomat, Ap).

La lotteria punta a trasformarsi in veicolo per lo stimolo ai pagamenti tracciabili, accanto al bonus bancomat: la manovra, all’esame del Parlamento, e sarà il Piano Italia Cashless.

Ma non è tutto semplice: mettere in piedi la cosa non sarà del tutto indolore per i commercianti, che sono già provati dalle norme dei Dpcm, da chiusure varie e limitazioni cha stanno incidendo e minando il loro fatturato e il loro reddito.

E il perchè è presto detto, come spiega il presidente dell’Ascom: “Ecco come colpire un settore già alla canna del gas. Bene, intanto addebitiamo tutte le spese di aggiornamento dei registratori di cassa che sono nuovissimi visto che siamo stati obbligati ad installarli nel 2020, con il sistema Xml7. Costo per ogni commerciante euro 190,00 più Iva. Aggiungiamo il lettore di “Bar code” e sono altri 90 euro più Iva e…il gioco è fatto. Sono 280 euro più Iva che lo Stato ci fa spendere in questo periodo di difficoltà per tutti. Evito parole più pesanti per commentare una cosa del genere”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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