Potrebbe esserci una svolta nell’intricata vicenda della succursale dell’istituto alberghiero Maffioli di Montebelluna.
Ieri mattina, giovedì 3 dicembre 2020, una folta delegazione composta da politici e tecnici si sono ritrovati davanti all’ex scuola di Selva del Montello.
Bocche cucite in merito all’oggetto dell’incontro, ma secondo alcune indiscrezioni ci sarebbe stata l’individuazione di una possibile sede per il Maffioli, in alternativa a quella di Casella d’Asolo.
Di questa delegazione facevano parte il sindaco di Montebelluna Elzo Severin, il presidente della Provincia Stefano Marcon, il consigliere regionale Marzio Favero, gli assessori montebellunesi all’Istruzione e ai Lavori pubblici Claudio Borgia e Michele Toaldo, il dirigente dell’Ipssar Maffioli, il sindaco di Volpago del Montello Paolo Guizzo e diversi dirigenti e tecnici della Provincia.
L’ex scuola di Selva appare ancora in buone condizioni e potrebbe ospitare fino a 11 classi. Inoltre è ben servita dal trasporto pubblico.
Situazione ideale per ospitare temporaneamente le classi del Maffioli, in attesa della realizzazione della nuova cittadella degli studi di via Biagi a Montebelluna che, nel progetto originario, prevedeva di ospitare l’Einaudi e il Maffioli. Da parte del Comune di Volpago c’è la disponibilità nel mettere a disposizione la struttura.
Non dovesse essere questa la soluzione è comunque evidente l’intenzione di far restare nel Montebellunese le classi del Maffioli. Una volta trasferite nell’Asolano è timore diffuso che non torneranno più indietro.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Comune di Montebelluna).
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