Un investimento complessivo di 13 milioni di euro condiviso da tutti i 576 soci produttori con un unico denominatore comune intessuto in 66 anni di storia: la qualità.
Si è tenuta ieri la cerimonia d’inaugurazione del nuovo polo logistico della Cantina Produtori di Valdobbiadene, un progetto volto all’innovazione tecnologica dell’intero sistema produttivo dell’azienda nata nel 1952 riunendo i tanti piccoli contadini capaci di far risorgere un intero territorio dalla macerie della Seconda Guerra Mondiale con le fatiche e i sacrifici del duro lavoro in collina.
Svelata ufficialmente la nuovissima linea 9, impianto all’avanguardia in grado di recepire ben 7 mila pallet gestiti con 2 transelevatori e 5 navette per 720 missioni combinate in e out al giorno.
Obbiettivo dichiarato nell’arco dei prossimi cinque anni è il raggiungimento della soglia di ben 20 milioni di bottiglie all’anno.
Grande festa ieri negli impianti di via San Giovani per il taglio del nastro aperto dal saluto del presidente della Cantina Produttori, Franco Varaschin, seguito dall’intervento del direttore Aldo Franchi al 30esimo anniversario di lavoro in azienda.
“Il denominatore comune della nostra storia – ha spiegato Franchi – è la qualità. Il coefficente qualitativo delle diverse zone di produzione è lo stesso da 66 anni. Gli investimenti a partire dagli anni Novanta sono stati costanti e la crescita è continua: dal Wine Center al nuovo impianto di imbottigliamento con magazzino automatizzato. Un successo merito della tenacia dei nostri soci e della loro fiducia verso il nostro operato”.
Il progetto del polo logistico si andrà a completare prossimamente con con l’installazione della vecchia linea 1 nello stesso stabile dove è stata posta la linea 9 e con la disposizione di un impianto fotovoltaico sulla copertura per puntare sulla sostenibilità.
La benedizione al nuovo impianto è stata impartita direttamente dal vescovo di Padova (Diocesi a cui fanno riferimento le parrocchie del Comune di Valdobbiadene), monsignor Claudio Cipolla, che ha sottolineato l’importanza del lavoro quale strumento per la crescita della persona e della famiglia.
Tra le autorità presenti il sindaco del Comune di Valdobbiadene, Luciano Fregonese e il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, che proprio sul tema della sostenibilità ha voluto soffermarsi dopo aver ringraziato i produttori soci e imprenditori al tempo stesso in quanto artefici del successo dell’azienda di San Giovanni.
“Non dobbiamo trascurare il dibattito in corso con alcuni cittadini – ha affermato Zaia – che pongono delle questioni sull’operato degli agricoltori. Il vigneto del futuro, piaccia o non piaccia, non sarà quello di oggi. La chimica gradualmente sparirà e si diffonderanno le varietà resistenti. Qui la viticoltura è eroica e l’attenzione alla sostenibilità è un valore aggiunto”.
Poi il passaggio sulla candidatura Unesco: “Una grande opportunità – ha chiuso il governatore Veneto – per la comunità dei 15 Comuni dell’area Docg che permette di pensare sempre più alla qualità e all’autoregolamentazione. Un percorso che dobbiamo continuare in un territorio unico dove l’opera dell’uomo è diventata patrimonio”.
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(Fonte: Gianluca Renosto © Qdpnews.it).
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