Corse in moto tra giovani, il Comune cerca una soluzione. Maset: “Pensiamo a una riunione con il Prefetto e le Forze dell’Ordine”

Il luogo della tragedia in zona industriale di San Fior

La prossima settimana potrebbe esserci un incontro tra il sindaco di San Fior, Giuseppe Maset, i Carabinieri, la Polizia di Stato e il Prefetto per parlare del problema delle corse in moto fatte da gruppi di giovani nel rettilineo di via Galileo Galilei, e non solo.

A formulare questa ipotesi è lo stesso primo cittadino, il quale ha confermato l’intenzione da parte dell’amministrazione comunale di continuare a cercare una soluzione contro un problema che il Comune di San Fior aveva segnalato da tempo.

Un’intenzione che si è fatta ancor più forte a seguito della tragedia consumatasi il giorno di Ognissanti, che ha visto il decesso di Daniele Gnoffo, morto a soli 18 anni.

Anche il vicesindaco Luigi Tonetto, accorso sul luogo dell’incidente, non ha fatto mistero del fatto che da tempo l’amministrazione combatteva contro il problema delle corse in moto dei più giovani, anche a seguito delle segnalazioni che continuavano ad arrivare dai residenti della zona.

“I ragazzi si avvisano tramite WhatsApp e lì si incontrano: il problema è che, se arriva una pattuglia, non arrivano e magari si calano da un’altra parte. Il tema non è semplice – ha affermato il primo cittadino – Ora vediamo cosa suggerisce il Prefetto. In passato si era parlato di posizionare anche una telecamera e di mettere una pattuglia delle Forze dell’Ordine”.

“Si incontrano là perché il finesettimana le ditte sono tutte chiuse ma i residenti della zona, sentendo i rumori, hanno più di una volta chiamato i Carabinieri – ha raccontato – In passato alcuni ragazzi sono stati fermati dai Carabinieri, dalla Polizia e anche dalla nostra comandante della Polizia municipale: sono stati presi i dati dei giovani e abbiamo scritto ai genitori, ma il problema continua a esserci”.

Un problema, quindi, di non semplice risoluzione, visti i tentativi passati, come ha evidenziato il sindaco.

“Il sistema repressivo con i giovani fa l’effetto contrario, – ha osservato Maset – ci vuole un’attività di rieducazione ed è compito anche della comunità, dando l’esempio. Questa è una riflessione che faccio da tempo: nei miei quattro anni di amministrazione vedo che il problema del disagio giovanile cresce”.

“Nonostante la difficoltà del problema (un tema sicuramente di non facile risoluzione), noi non rinunciamo ad affrontarlo”, ha concluso il sindaco, aggiungendo che tutta la comunità è attualmente distrutta per quanto avvenuto due giorni fa.

Nel frattempo, c’è attesa per la data del funerale di Daniele Gnoffo: come ha confermato il parroco, don Domenico Valentino, attualmente non si conosce il giorno in cui verrà dato l’addio al giovane, cosa che potrà essere fatta presumibilmente la prossima settimana.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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