Via dei Troi tra i luoghi del cuore di Zanzotto: nella tesi di Rosanna Mutton il supporto al futuro Parco Letterario

Si avvicina il centenario dalla nascita del poeta Andrea Zanzotto per il quale, Covid permettendo, il Comune di Pieve di Soligo, le associazioni del territorio e le reti culturali come “Vite Illustri Pieve di Soligo” hanno promesso di organizzare delle iniziative per ricordare questo grande intellettuale che riempie d’orgoglio tutti i pievigini.

Intanto i progetti di ricerca sul poeta continuano anche grazie a lavori come quello dell’insegnante 57enne Rosanna Mutton, che si è laureata in tempo di Covid con una tesi, dal titolo “Le impronte della poesia nel paesaggio di Andrea Zanzotto”, che parla proprio di Zanzotto e che è stata apprezzata anche dall’assessore alla cultura di Pieve di Soligo, Luisa Cigagna.

Sono riuscita a completare il mio piano di studi nel 2020 – spiega l’insegnante che risiede a Barbisano – nel periodo più difficile del lockdown quando le biblioteche non erano più accessibili al pubblico e gli incontri con i relatori di tesi potevano avvenire solo in videoconferenza. Anche la discussione della tesi è avvenuta in modalità Meet e, nonostante le incertezze legate alla connessione, non sono mancate le emozioni per il raggiungimento di questo traguardo. Certo, non ero fisicamente a Venezia ma ho realizzato un sogno nel cassetto che conservavo da anni e che la mia passione per lo scrivere di poesia e il mio interesse per la poesia di Zanzotto mi hanno motivato a fare”.

Il lavoro di ricerca della tesi di Rosanna Mutton si è attuato nell’arco temporale di un anno, raccogliendo tutte le interviste dei testimoni scelti per la ricostruzione dei percorsi (Nerella Barazzuol, Luciano Cecchinel, Francesco Vallerani e Gian Mario Villalta).

“L’idea iniziale di questa tesi era quella di strutturare un lavoro su un ipotetico Parco Letterario dedicato ad Andrea Zanzotto – continua -, sulla scorta di altri esempi come quello dedicato a Petrarca sui Colli Euganei o quello di Ippolito Nievo a Cordovado- Portogruaro. Mi sono quindi concentrata sulla ricostruzione di specifici percorsi fatti nel territorio frequentato da Zanzotto come era sua abitudine fare quotidianamente”.

Nel lavoro di Rosanna si è cercato di rilevare e tracciare i percorsi attuati dal poeta nel territorio circostante: a tale scopo sono stati individuati dei testimoni autorevoli che nel tempo hanno frequentato la casa di Zanzotto, costruendo con esso profondi legami di amicizia e di affetto, capaci di recuperare nella loro esperienza riferimenti precisi a luoghi e riportare a memoria dialoghi e colloqui intrattenuti con il poeta.

Il lavoro comprende anche la stesura di alcune cartine geografiche utili ad accompagnare il lettore nei luoghi del poeta oltre ad immagini inedite di Zanzotto nel paesaggio.

“Per valorizzare il mio lavoro ho scelto alcune fotografie pertinenti che ci permettono di cogliere il poeta immerso nel suo paesaggio – aggiunge – Uno dei luoghi più amati da Zanzotto e maggiormente frequentati è la Via dei Troi, che dal centro di Pieve di Soligo si snoda lungo il percorso del fiume Soligo verso Solighetto. Zanzotto percorreva spesso, soprattutto negli ultimi anni, questo breve tragitto. Gli bastavano pochi metri per raccogliere informazioni sulla stagione, l’ambiente naturale e l’inurbamento del quartiere”.

Il lavoro di Rosanna Mutton, che calza proprio a pennello pensando alla candidatura di Pieve di Soligo a Capitale Italiana della Cultura 2022, potrebbe supportare anche l’idea di un futuro Parco Letterario per onorare questa grande personalità della cultura italiana.

Infine, è arrivata anche una proposta di pubblicazione da parte di una casa editrice che si interessa di opere monografiche riguardanti i luoghi di vita e di ispirazione degli scrittori veneti.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Rosanna Mutton).
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