È stata Farra di Soligo la cornice della prima nazionale del nuovo libro di Giovanni Montanaro. “Come una sirena”, edito da Feltrinelli, è la storia dell’avventurosa vita di Hans Christian Andersen, autore di capolavori intramontabili come La Sirenetta, La principessa sul pisello e Il brutto anatroccolo.
La presentazione è avvenuta all’interno della quarta tappa della rassegna “Una collina di libri“, ideata dall’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene con il contributo della Regione Veneto e che vede Francesco Chiamulera come direttore artistico.
Hans Christian Andersen, “figlio di un’alcolizzata e nipote di una prostituta” come viene descritto nel volume, cresciuto quasi analfabeta e partito a quindici anni da Odense alla volta di Copenaghen, sogna un futuro da ballerino. La carriera al Teatro Reale viene stroncata sul nascere, e Andersen vive anni rocamboleschi: da adolescente, studia in una classe di bambini che hanno la metà dei suoi anni, è povero ma gode del favore e dell’amicizia delle più illustri famiglie.
Ed è proprio attraverso le fiabe che Andersen racconta quello che altrimenti non avrebbe saputo dire, la paura, le emozioni, gli amori mai vissuti per ragazzi e ragazze, e soprattutto per Edvard Collin, figlio del suo protettore.
Dopo anni di ricerche, Giovanni Montanaro svela con delicatezza e profondità l’attualità di una fiaba immortale. Che è poi la storia vera di Andersen e del suo corpo diviso a metà. Come una sirena, appunto.
“Mi sono imbattuto per caso nella vita di Andersen – commenta Montanaro – che in realtà è una vita che sembra vissuta oggi, quella di un ragazzo che parte da una famiglia molto difficile, ma che ce la mette tutta e contemporaneamente non riesce mai a vivere felice a causa di un corpo che non gli piace, di alcune pulsioni che non capisce”.
La prima presentazione di un libro è sempre un momento unico e questo lo sa bene anche Giovanni Montanaro: “Qui comincia un viaggio – afferma -, i libri sono qualcosa di particolare che nascono, crescono nel tempo e a un certo punto diventano qualcosa di concreto che trovi in libreria. Sono veramente molto felice di essere qui, in una situazione così prestigiosa e credo che Una Collina di Libri porterà bene a questa mia opera”.
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