La Commissione europea ha approvato un regime italiano da 175 milioni di euro a sostegno delle imprese operanti nei settori del turismo e delle cure termali colpite dalla pandemia di coronavirus. Il regime è stato approvato ai sensi del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato.
Il sostegno assumerà la forma di un’esenzione dall’obbligo di versamento di determinati contributi previdenziali. Il regime mira a ridurre il costo del lavoro a carico dei datori di lavoro privati attivi nei settori del turismo e delle cure termali, al fine di preservare i livelli occupazionali nel contesto della pandemia di coronavirus.
La misura prevede un’esenzione totale dal pagamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro (esclusi i contributi relativi all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro), per un periodo massimo di tre mesi.
La misura si applica ai datori di lavoro attivi nei settori del turismo e delle cure termali che assumono lavoratori con nuovi contratti di lavoro a tempo determinato o stagionali per il periodo dal 15 agosto al 31 dicembre.
La Commissione ha constatato che il regime italiano è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo. In particolare, l’aiuto non supererà gli 800mila euro per impresa e il regime è limitato nel tempo, fino al 31 dicembre.
La Commissione ha concluso che la misura è necessaria, opportuna e proporzionata a quanto necessario per porre rimedio al grave turbamento dell’economia di uno Stato membro in linea con l’articolo 107 del Tfue e con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo. Su queste basi la Commissione ha approvato le misure in conformità alle norme Ue sugli aiuti di Stato.
Maggiori informazioni sul quadro temporaneo e sulle altre misure prese dalla Commissione per fronteggiare l’impatto economico della pandemia di coronavirus sono disponibili qui. La versione non riservata della decisione sarà consultabile con il numero SA.59295 nel registro degli aiuti di Stato sul sito web della DG Concorrenza della Commissione una volta risolte eventuali questioni di riservatezza.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Consiglio europeo).
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