Accesso al credito e difesa delle filiere, domenica il congresso di Confartigianato: parola d’ordine “re-agire”

Accesso al credito, la difesa delle filiere dalla scalata dei grandi gruppi, il ricambio generazionale e il ruolo delle piccole-medie imprese nei progetti legati al Pnrr: saranno soltanto alcune delle tematiche approfondite in occasione del Congresso dei delegati, organizzato da Confartigianato Imprese Conegliano, in programma domenica 22 ottobre all’Hotel Primavera di Godega di Sant’Urbano.

Verrà quindi fatto il punto sulle micro e piccole imprese del territorio, in questo periodo storico segnato da conflitti, iperinflazione, penuria di materie prime, aumento dei tassi di interesse: tutti aspetti che pongono dei quesiti sul futuro dell’artigianato.

In questo scenario, pertanto, la parola d’ordine del congresso di Confartigianato sarà “re-agire”.

“Re-agire significa raccogliere le sfide e cogliere le opportunità, a misura delle nostre imprese e comunità – il commento di Severino Dal Bo, presidente di Confartigianato Imprese Conegliano – Compito dell’associazione è e sarà sempre quello di promuovere opportunità di business, attraverso un ruolo di consulenza, a beneficio di ciascuna impresa del variegato mondo dell’artigianato”.

“Il prossimo mandato ci chiamerà a essere attori attivi del cambiamento, – ha proseguito – dove la piccola-media impresa sia protagonista grazie alla sua capacità di re-agire”.

Un problema che sarà preso in esame riguarda anche l’accesso al credito, considerato che nella Marca trevigiana i depositi bancari sono scesi di 592 milioni di euro.

“Un eventuale ricorso al credito, con i tassi attuali, non è assolutamente auspicabile – ha aggiunto Dal Bo – Per questo, l’associazione ha messo in campo specifici strumenti, per dare una risposta al problema della liquidità aziendale”.

Una questione da non sottovalutare, considerato che, in assenza di un patrimonio finanziario solido e vista la mancanza della possibilità d’investire, le piccole-medie imprese rischiano l’acquisizione da parte dei gruppi internazionali, mettendo a rischio le filiere locali.

Secondo uno studio di Confartigianato, infatti, nei prossimi cinque anni il 20% di queste stesse imprese potranno sparire oppure essere acquisite, con il potenziale rischio di uno stravolgimento dell’identità economica delle filiere strategiche del territorio.

Un altro aspetto, che preoccupa, è quello riguardante il ricambio generazionale, motivo per cui Confartigianato ha sviluppato una serie di iniziative rivolte alle scuole medie e superiori, per indirizzare gli studenti verso percorso scolastici tecnici. Tutto per stimolare la nuova imprenditorialità, oltre che per trovare manodopera.

Secondo Dal Bo, infatti, bisogna “dire basta all’idea antiquata del mestiere artigiano”, figura che al contrario vive “l’integrazione di innovazione tecnologica, digitalizzazione e sostenibilità”.

A tutto ciò domenica si aggiungerà anche un appello ai Comuni, affinché tengano conto delle imprese del territorio “nell’assegnazione degli appalti legati al Pnrr”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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