Oggi, domenica 15 novembre, è la Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada. Non è un giorno qualunque, non è e non deve essere “un mordi e fuggi”, un ricordo di un giorno per dovere di circostanza. Questa giornata ci spinge a non dimenticare chi ha perso la vita sulla strada spesso per gravi inadempienze altrui.
Morire sulla strada è contro natura, lo sanno bene la sezione trevigiana dell’Aifvs (Associazione italiana familiari e vittime della strada) e le tante famiglie di quelle vittime che oggi vedono un barlume di speranza in quei sindaci che, sostenendo con coraggio la loro campagna di sensibilizzazione, sono pronti a lottare affinché queste tragedie possano diminuire sensibilmente tramite lo slogan di quest’anno: “Ricordare per cambiare”.
È accaduto anche a Farra di Soligo, dove l’amministrazione Perencin ha accolto la richiesta di Rosa Ceriali: originaria di Bigolino ma residente a Col San Martino, mamma di Sebastiano Bortolin, vittima di un incidente stradale il 24 febbraio 2017.
Come Valdobbiadene (vedi articolo) anche Farra di Soligo ha appeso sulla facciata del municipio un grande striscione con le fotografie di 368 persone, a rappresentare simbolicamente le oltre 80 mila uccise sulle strade italiane negli ultimi 10 anni.
Un duro slogan primeggia al centro dello striscione: “Uccisi sulla strada, ignorati dalla società, calpestati dalla giustizia”. Uno slogan che va dritto al punto: l’obbligo morale di sensibilizzare i cittadini, soprattutto i più giovani, a non ignorare i drammi di queste famiglie solo perché “a me non è capitato e non saprei come aiutarti”.
Anche Cornuda, come molti altri comuni, aderisce alla giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada. Nel sito del Comune sono stati pubblicati i volti di 64 persone, molti giovanissimi, che hanno tragicamente perso la vita in sinistri accaduti in Provincia. Per questo ricordo la sede municipale rimarrà illuminata come sentito pensiero di tutte le persone che non ci sono più.
Un piccolo gesto che si unisce a quello di tutti gli altri comuni, nella speranza di diffondere un messaggio univoco e una preghiera di attenzione.
“Esprimo la mia vicinanza all’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, purtroppo l’emergenza sanitaria non ci ha consentito l’organizzazione degli incontri sulla sicurezza stradale e i corsi di guida sicura per i nostri giovani. Un impegno solo rinviato al dopo Covid-19” commenta il sindaco di Maser, Claudia Benedos.
Il tabellone con i volti delle vittime è stato esposto per più di due mesi nella piazza della frazione di Crespignaga, in particolare per ricordare Vittoria De Paoli scomparsa a giugno scorso, sperando che abbia fatto riflettere qualcuno.
Quanti Sebastiano e Vittoria devono ancora morire sulla strada? Quanti sogni infranti devono attraversare le aule dei tribunali con la ragione in tasca, per poi uscire come se fossero dalla parte del torto? Quando capiremo che a bordo di quelle “scatole con le ruote” ci siamo noi? La risposta è mai finché slogan come quelli in mostra oggi domineranno le piazze ogni seconda domenica di novembre.
“Quest’anno la nostra amministrazione ha raccolto con convinzione l’invito dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus di Treviso a mettere in evidenza nella pagina Facebook del nostro comune il manifesto dell’associazione come vicinanza e monito di attenzione” è il commento del sindaco di Cavaso del Tomba Gino Rugolo, che continua ricordando come il particolare momento che stiamo vivendo non deve far dimenticare anche queste famiglie che soffrono per delle vite strappate in modo cruento: “Invito pertanto i concittadini a diffondere questo messaggio di solidarietà”.
“Una celebrazione non consona al gravissimo problema – dice il pro-sindaco di Montebelluna, Elzo Severin – Questa giornata viene, oltretutto, a due giorni di distanza dall’incidente mortale in cui una giovane signora ha perso la vita, travolta da un’auto mentre si trovava in bicicletta”.
“La messa in sicurezza delle strade è un obiettivo che da tempo si prefiggono le amministrazioni – prosegue – Purtroppo molte città sono state costruite in tempi in cui le auto circolanti non c’erano o erano poche. Oggi i veicoli sono in continuo aumento, nelle città l’unica soluzione possibile per diminuire la pericolosità delle strade è creare sensi unici con annesse corsie ciclabili. Soluzione di non facile attuazione”.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Comuni di Farra di Soligo – Maser – Cornuda).
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