Una cesta di marroni tra le braccia, un foulard floreale sulle spalle, uno sguardo fiero, da donne di una volta, con il sottofondo dei tamburi e delle trombe della banda: inconfondibili i segni che annunciano l’apertura della premiata quarantanovesima Sagra dei Marroni del Monfenera, a Pederobba, dove fino a fine mese la comunità preparerà castagne e altre delizie per migliaia di visitatori.
Un’edizione particolare anche da un punto di vista – potremmo dire – sentimentale: a sua detta, sarà l’ultima dopo vent’anni in qualità di presidente per Manuel Bresolin.
Il corteo ha sfilato lungo la strada principale del centro di Pederobba in un caldo pomeriggio d’ultima estate, sotto lo sguardo orgoglioso dei residenti. Le “Donne non solo filò”, seguite dalla Banda, dallo stendardo del Comune e dalle autorità, hanno raggiunto la gradinata dell’area sagra per il taglio del nastro, per poi raggiungere il palco dove si sono tenuti gli interventi. Dietro a loro sono sopraggiunti tantissimi bambini e famiglie, che contribuiranno a vivacizzare l’evento nei prossimi giorni, con varie iniziative, serate, specialità e concerti.
A dire il vero, come quasi ogni primo giorno di sagra, i marroni a disposizione sono ancora pochi e saranno disponibili alla vendita soltanto a partire da domani, domenica: lo ha spiegato anche Lucio Bresolin, rappresentante dei produttori. Ma la raccolta delle castagne, sempre secondo lui, quest’anno potrebbe essere abbondante.
“Nel corso degli anni abbiamo provato a migliorarci fino a raggiungere il risultato di ottenere a Roma il titolo di “La Sagra di Qualità”, distinguendoci tra oltre ventimila eventi in Italia” ha spiegato Manuel Bresolin, che ha voluto anche ringraziare sua moglie, grande sostenitrice in questi anni non sempre facili. Ha ricordato anche l’esperienza all’Expo, quando un piccolo paese della Pedemontana Veneta è arrivato a mostrarsi davanti alle migliori eccellenze internazionali, e l’impresa ancora da completare della nuova cucina.
“A Pederobba non ci sono solo i marroni, ma anche tante altre specialità tipiche. L’ingrediente segreto di questo paese, comunque, rimangono le persone: quelle duecento persone che lavorano dietro ai banchi, instancabilmente.
E tra di loro ci sono anche moltissimi giovani, che vanno supportati e valorizzati a ogni edizione” ha aggiunto davanti alle autorità, tra le quali il presidente della Provincia Stefano Marcon, i consiglieri Silvia Rizzotto e Tommaso Razzolini, l’europarlamentare Rosanna Conte, gli sponsor dell’iniziativa, la giunta comunale al completo, l’UNPLI e molti altri”.
“Pederobba ha un segreto – ha detto il sindaco Marco Turato, giunto alla sua ultima edizione da sindaco, – Riesce a fare di tutto un’unione, in ogni contesto. E il successo di questa fiera ne è l’esempio, grazie a Manuel e ai suoi collaboratori. Il Comune ha l’obbligo di accompagnarli in questa missione”. “Qui a Pederobba i prodotti tipici vengono esaltati – è intervenuto Stefano Marcon – speriamo che il successo di questa fiera serva per veicolare questo modello, che è difficile da replicare”.
Dopo l’inaugurazione nei tendoni hanno cominciato ad arrivare gli ospiti, che addirittura provano a chiamare per prenotare un tavolo, preoccupati di non trovare posto a cena o per il dopocena, quando sul palco si suonerà il liscio.
Stando a quanto ha affermato il presidente Bresolin, emozionato per i ringraziamenti ricevuti, di giovani, specialmente, avrà bisogno la Mostra in futuro: giovani che spingano la leva che imbusta i marroni al posto dell’espertissimo volontario che ancora oggi porta avanti quest’azione centinaia di volte al giorno, giovani che inventino nuovi sistemi per estendere la Mostra anche a chi ancora non la conosce, giovani che prendano spunto da quanto fatto finora, senza mai guardarlo come un limite.
(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
#Qdpnews.it