Per capire l’essenza di Follina, per entrare nelle sue tradizioni, per assaporarne la millenaria storia, una giornata alla “Secolare Sagra Pentecoste” è d’obbligo. Basta il nome Follina a rievocare la meravigliosa abbazia cistercense di Santa Maria, la ricchezza d’acqua e la storia legata alla produzione e al commercio della lana.
I responsabili della Pro Loco di Follina, come spiegato dal volontario Edoardo Teggia, il valore di tutto questo lo hanno capito e hanno cercato attraverso la “Secolare Sagra di Pentecoste” di trasmetterlo ai tanti visitatori. La manifestazione rievoca il pellegrinaggio alla Madonna dei “Pagot”, popolo dell’Alpago molto legato alla produzione della lana, che soleva recarsi a Follina il giorno dopo Pentecoste. Da qui la tradizione di trasformare il lunedì successivo a Pentecoste come giorno clou della festa, con tanto di fuochi d’artificio.
Ma torniamo alle tradizioni di Follina che trovano la loro sublimazione nella rassegna “La via della Lana”, giunta quest’anno alla quinta edizione. Si tratta di una serie di eventi sulla cultura della lana negli spazi dello storico Lanificio Paoletti di Follina.
Danilo Gasparini, che con la famiglia Paoletti è l’ideatore di questa manifestazione, ha voluto accendere l’attenzione sui percorsi di senso legati alla lavorazione laniera, riscoprendo dinamiche di recupero e condivisione dei valori legati alla tradizione e creando nuovi significati attraverso la contaminazione con aree progettuali contigue al textile design. Convegni, presentazioni di libri, proiezioni di film, visite guidate, tosatura di pecore e tanto altro.
Avere il titolare Andrea Paoletti come guida d’eccezione è una vera e propria fortuna. Raccontata con la sua straodinaria conoscenza e con tanti aneddoti, la storia del Lanificio Paoletti, fondato nel 1795, che si lega alla storia del Lanificio Tron e del Lanificio Barberis, diventa una pagina affascinante di storia di Follina. Furono i monaci cistercensi a portare la cultura della lana nel borgo. La ricchezza d’acqua e la laboriosità dei follinesi fecero il resto. Tante storie con momenti drammatici durante i due conflitti mondiali e negli anni in cui le acqua del Follina avevano smesso di sgorgare, lasciando mulini e lanifici a secco.
Paolo Paoletti con la stessa abilità oratoria del padre, proietta la storia dal presente al futuro. Il lanificio Paoletti ha saputo resistere alla delocalizzazione attraverso il design, la collaborazione con le grandi firme, la ricerca e la riscoperta della propria storia. Un miscuglio di tradizione e di innovazione che si può cogliere visitando lo storico stabilimento. Gli antichi archivi e i macchinari di un tempo, sono affiancati dalle moderne tecnologie, con un unico comune denominatore; la lana. Il sogno dei Paoletti è quello di riqualificare i vecchi spazi in forma museale, mantenendo a fianco la linea produzione. Se ci riusciranno, con l’aiuto delle istituzioni, Follina avrà una ulteriore attrattiva turistica invidiabile.
Altro angolo suggestivo è l’antico maglio, sempre di propria dei Paoletti, dove è stata ricavata “l’osteria del tessitore”. Roberto Bertazzon ed altri volontari hanno saputo trasformare questo spazio di archeologia industriale in una accogliente osteria, vero punto d’incontro e di aggregazione delle serate follinesi durante la festa.
A palazzo Barberis, come collegamento con il centro di Follina, sono state allestite le “Botteghe temporanee”. Le stanze dello storico palazzo sono diventate le botteghe per due giorni (temporanee appunto) di designer e stilisti che hanno potuto, nei meravigliosi spazi messi a disposizione dall’amministrazione comunale, esibire e vendere i loro prodotti di alta qualità e veicolare le loro idee, dando un fattivo contributo al progetto “Le vie della lana”.
Tutt’altra storia la “Mini-Ecoregata” sul fiume di Follina di lunedì 21 maggio. I colori delle barchette e la gioia dei ragazzi hanno davvero contagiato tutti, trasformando il piccolo fiume in un affollato corso d’acqua, solcato da piccole imbarcazioni, frutto della fantasia dei bambini.
Il sindaco Mario Collet e l’assessore al turismo Luca Zanta, a margine della spettacolare manifestazione, non hanno nascosto la soddisfazione sia per l’andamento turistico di Follina, con un boom di presenze nel 2017 confermato anche dai primi dati 2018, sia per il successo della “Secolare Sagra di Pentecoste”, momento focale di aggregazione per Follina e per l’intera Vallalta con molte prospettive di crescita per il futuro.
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(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
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