“Le Olimpiadi Invernali incarnano una grandissima opportunità per Cortina e proprio per questo motivo siamo sempre stati favorevoli ai Giochi esattamente come ci furono presentati nel protocollo di assegnazione del 2019”. Così Stefano Pirro, presidente dell’Associazione Albergatori di Cortina, dà voce ai professionisti ampezzani del settore Horeca inserendosi nel delicato dibattito sulla discussa realizzazione della pista da Bob che dovrebbe sorgere al posto dell’ormai dismessa “Eugenio Monti”.
“La proposta fatta a suo tempo – prosegue Pirro – siglata e sottoscritta in via ufficiale, prevedeva e di fatto prevede ancora che a Cortina si svolgano determinate gare, olimpiche e paralimpiche. Tra queste, il Bob avrebbe dovuto senza ombra di dubbio rappresentare, e ci auguriamo che possa effettivamente essere così, il fiore all’occhiello.
Premesso che ci rimetteremo alle decisioni che verranno prese nei prossimi giorni, non possiamo tuttavia non esprimere il nostro stupore e anche il nostro rammarico per quanto sta accadendo. Quattro anni fa era stato messo nero su bianco un progetto ben preciso, accettato da tutti alla luce del sole. A che pro contestarlo adesso? I ripensamenti tardivi non portano mai niente di buono. Il tempo è poco, le cose da fare sono molte e il segnale che stiamo mandando non è certo positivo, perché passa il messaggio neanche troppo implicito che non siamo in grado di onorare i nostri impegni.
Come operatori del turismo siamo una forza economica importante per il territorio. Un territorio che di turismo vive quotidianamente e il turismo trae linfa anche e soprattutto da questo genere di iniziative, vetrine internazionali che sono in primis preziose occasioni di crescita; non capita tutti i giorni di poterle sfruttare a proprio favore – continua -. Confidiamo quindi che la spinosa questione si risolva quanto prima nel migliore dei modi e che Cortina possa avere la sua pista da Bob nel pieno rispetto delle tempistiche indicate. Non ci dimentichiamo, infatti, che ogni infrastruttura nuova o riqualificata in vista dell’appuntamento iridato costituirà un lascito a lungo termine per la nostra comunità e per i tanti amanti degli sport invernali che ogni anno vengono a visitare le nostre montagne per apprezzarne le bellezze e praticare le loro discipline preferite contribuendo a generare indotti significativi.
Non possiamo pensare di identificarci come località di eccellenza se mancano gli impianti o sono fatiscenti e non possiamo altresì pensare, dopo tanto clamore ed esposizione mediatica, di rinunciare a una gara strategica in un’Olimpiade che porta il nostro nome. Per questo lavoreremo insieme e ci impegneremo al massimo affinché il progetto vada a buon fine” conclude Pirro.
A stretto giro è arrivata anche la presa di posizione di Fondazione Cortina, per voce del suo presidente Stefano Longo: “Le Olimpiadi invernali 2026 sono un’opportunità per tutto il territorio bellunese. Avere una pista da bob, skeleton e slittino all’avanguardia è imprescindibile non solo per il buon esito dell’appuntamento olimpico ma anche per costruire una legacy internazionale di lungo periodo dopo il 2026, coinvolgendo tutto il tessuto economico regionale. Non c’è località migliore di Cortina dove costruire una struttura per ospitare le gare e gli allenamenti delle squadre di bob, skeleton e slittino come quella progettata e approvata. Qui c’è la cultura, una lunghissima tradizione sportiva, l’esperienza, la capacità di accoglienza necessarie per consentire di costruire attorno a quest’opera sinergie internazionali a beneficio di tutti gli attori in gioco. Lo dobbiamo alla storia delle 12 medaglie olimpiche nel bob e alle 18 medaglie nello slittino vinte dal nostro Paese, lo dobbiamo a tutti gli atleti mondiali che hanno dimostrato in più occasioni il loro apprezzamento e non vedono l’ora di venire a Cortina per allenarsi e correre sulla nostra pista, lo dobbiamo alle nuove generazioni di atleti che potranno avvicinarsi a queste discipline e diventare i campioni di domani”.
“È chiaro – prosegue Longo – che tutti noi ci rimetteremo alle decisioni che il Governo vorrà prendere, ma anche noi di Fondazione Cortina ci vogliamo unire al coro di coloro che sostengono con forza la realizzazione di quest’opera. Con tutte le tutele e le verifiche necessarie quanto a dimensioni e costi, ma anche avendo ben chiaro in mente che Cortina e l’Italia hanno un’occasione unica da non perdere: realizzare una pista che metta in valore la grande tradizione sportiva, la rilanci e diventi polo di attrazione internazionale, soprattutto dopo il 2026. Cortina è assegnataria dei giochi assieme a Milano, è l’unica località italiana capace di ospitare un evento iridato per ben due volte, pensare di rinunciare a questa pista significherebbe dare uno schiaffo all’Italia, al Veneto, a tutta la storia degli sport invernali, ai nostri atleti e all’intera popolazione del territorio bellunese“.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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