Un laboratorio d’artigianato di alta qualità che fa viaggiare i propri clienti tra Messico e Italia: a Follina, in via Paoletti, c’è un magico scrigno dove i tessuti danno vita a biancheria unica per la tavola e per il letto, sposandosi a particolari oggetti d’arredo. Si tratta de “La Bottega di Casa” della pievigina Patrizia Trevisiol.
La Bottega di Casa nasce a Pieve di Soligo – ereditando una tradizione di famiglia vecchia più di 80 anni – come laboratorio per fornire, con prodotti d’artigianato unici ed eclettici, alcuni negozi in Messico. Operando inizialmente a San Miguel de Allende – villaggio coloniale patrimonio dell’Unesco e meta turistica tra le più prestigiose al mondo – La Bottega di Casa diventa negli anni icona di stile e punto di riferimento per i messicani, grazie alla biancheria per la casa e agli oggetti d’arredamento.
“Siamo specializzati soprattutto nelle tovaglie – spiega Patrizia -. Usiamo tessuti italiani di alta qualità, tutto è tagliato a mano. In Messico abbiamo un turismo di livello molto alto sia dal punto di vista culturale che economico e ovviamente l’Italia è riconosciuta nel mondo e, in particolare, nel continente americano grazie ai suoi prodotti enogastronomici, artigianali, di moda e d’arredamento. I nostri clienti cercano cose particolari e per questo abbiamo deciso di dare vita a questo laboratorio in Italia: prodotti non commerciali ma particolari, fatti a mano, personalizzati e su misura.
“A un certo punto abbiamo deciso di aprire le porte anche al pubblico italiano – prosegue -. La mia famiglia ha un’esperienza di tanti anni nel settore della biancheria per la casa: mia mamma ha avuto un negozio a Pieve di Soligo per tanti anni, quindi abbiamo ripreso la tradizione”.
Perché spostare il laboratorio a Follina? “Ci siamo innamorati di questo posto meraviglioso – ha spiegato Patrizia -. Eravamo a Pieve di Soligo alla Corte del Medà, un posto altrettanto bello però con uno spazio ristretto e avevamo bisogno di crescere. Abbiamo fatto la corte a questo luogo meraviglioso e abbandonato per diversi anni finché, finalmente, siamo riusciti a prenderlo: un piccolo gioiello nella già bellissima Follina”.
Messico e Italia sono così diversi tra di loro? “In entrambi i Paesi c’è un grande amore per l’intrattenimento, la bella vita, la convivialità, il piacere di stare a tavola. La cucina messicana è una delle migliori del mondo, come quella italiana d’altra parte, e c’è un grande amore per tutto quello che è artigianato, manualità, eleganza e lusso. L’Italia rappresenta perfettamente tutto questo quindi, essendo italiani, abbiamo pensato di esportare in Messico i nostri prodotti artigianali, oggettistica di ceramica, vetro soffiato, argenterie, porcellana e poi il tessile, dove l’Italia è maestra. Usiamo anche dei filati europei dal Belgio, dalla Francia: compriamo i tessuti, li trasformiamo e li mandiamo in Messico”.
Quali sono gli oggetti iconici del vostro negozio? “Il tessile, le tovaglie, le lenzuola, tutto quello che riguarda la tavola, il vetro soffiato e il rame. Negli ultimi tempi abbiamo iniziato a lavorare con artigiani messicani molto bravi e dal Messico importiamo manufatti di rame, terracotta, ceramica dipinta a mano, qualcosa di tessile e ferro battuto dove i messicani sono maestri. C’è un vero e proprio scambio tra l’Italia e il Messico per tutto quello che è artigianato di alta qualità”.
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