Vittorio Veneto, riapre dopo anni la Casa dello Studente, domani il taglio del nastro con il vescovo Pizziolo

A Vittorio Veneto tutti la conoscono come Casa dello Studente, ma nei prossimi anni sarà la Casa di tantissime iniziative rivolte alla cittadinanza e ai visitatori, per laboratori, eventi, mostre, associazioni. Anche i turisti troveranno in via Fogazzaro una struttura pronta ad accoglierli da oggi in avanti.

Dopo decenni di inutilizzo e oltre 3 anni di ristrutturazione la Casa dello Studente torna a vivere: e lo fa domani sabato 31 ottobre con la benedizione del vescovo di Vittorio Veneto mons. Corrado Pizziolo, non in forma pubblica ma con una presenza rappresentativa.

Contemporaneamente si apre la mostra sulla figura del Cardinal Martini “Mani tese verso l’altro, la Carità politica del card. Martini”, due percorsi espositivi di approfondimento sulla figura del teologo, biblista e arcivescovo di Milano, che rimarranno aperti al pubblico, in sicurezza, fino al 12 novembre.

 “Vogliamo che la Casa dello Studente sia un luogo di aggregazione, crescita e condivisione – afferma il direttore della Caritas diocesana di Vittorio Veneto don Roberto Camilotti che ha in affidamento dalla Diocesi la struttura – come espressione di una Carità che va ben oltre l’assistenzialismo e realizza il compito di promuovere fattivamente una cultura incentrata sulla dignità di ciascuno, nessuno escluso. L’apertura della Casa con due Mostre dedicate alla “Carità politica” del Cardinal Martini vogliono evidenziare questa linea.

“Dopo anni di lavori eravamo impazienti di riaprire la Casa dello Studente alla comunità – spiega don Camilotti – e, anche se alcuni dei progetti non sono ancora completati, abbiamo voluto dare un segnale di speranza e rinnovamento in questo 2020 difficile.”

All’interno della Casa dello Studente trova spazio la Conferenza San Vincenzo De Paoli che ha già attivato un “emporio della solidarietà”. L’edificio è anche la Sede istituzionale della Cooperativa agricola Terramica, e sarà punto di distribuzione delle cassette con i prodotti coltivati e raccolti a Mansuè.

“Ma il progetto più ambizioso, soprattutto in questo periodo segnato dal Covid19 – aggiunge don Camilotti – è la realizzazione di un ostello: una struttura non profit per l’ospitalità di persone e gruppi in arrivo in città, e di giovani europei in particolare, per fare di Vittorio Veneto non solo la memoria di una vittoria guerresca, ma di una vittoria che genera pace e solidarietà.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Caritas Vittorio Veneto).
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