Nuovi lavori pubblici a Valdobbiadene: l’11 novembre si parte con la rotatoria tra via Garibaldi e via della Pace

Rotatorie al centro dei nuovi lavori pubblici nel Comune di Valdobbiadene: il prossimo 11 novembre, infatti, inizieranno i lavori di realizzazione della rotatoria tra via Garibaldi e via della Pace e successivamente di quella tra via Erizzo e via della Pace.

Si parla di circa sei mesi di lavori, tre per ciascuna rotatoria, e la ditta che si è aggiudicata i lavori è la Trevimais Snc di Zero Branco.

I due interventi fanno parte dello studio della riqualificazione della viabilità avviato dal Comune di Valdobbiadene nel 2017 con alcuni interventi su strade, marciapiedi e zone pedonali con eliminazione delle barriere architettoniche e miglioramento della sicurezza.

“Entro fine anno partiranno i lavori di riqualificazione, messa in sicurezza e superamento delle barriere architettoniche all’incrocio tra via Piva, via Ruio d’Arcane, via Arcol e Strada la Cordana – spiega il sindaco Luciano Fregonese – Assieme allo studio sulla viabilità è stato sviluppato anche uno studio sulla riqualificazione del verde. Per esempio, con i lavori di realizzazione della rotatoria tra via Garibaldi e via della Pace sarà anche riqualificato il viale alberato”.

Saranno quindi messi a dimora 22 nuovi alberi, della stessa specie di quelli esistenti, di età adulta (alti circa 10 metri) per ricostituire il viale alberato a doppio filare che si sviluppa lungo via Garibaldi, dall’incrocio con via San Gregorio in direzione di piazza Marconi, per una lunghezza di quasi 250 metri.

“Le rotatorie hanno un quadro economico di 620 mila euro, comprese le spese tecniche e l’Iva – conclude il primo cittadino di Valdobbiadene – Circa 200 mila euro sono necessari per realizzare l’allargamento dell’area necessaria alla rotatoria tra via Erizzo e via della Pace con la realizzazione di un muro di contenimento e di un marciapiede largo 1,6 metri. Perciò il costo delle due rotatorie, spese tecniche ed Iva comprese, è di circa 400 mila euro totali (Duecento mila euro derivano da un contributo della Provincia di Treviso e circa 20 mila euro da un contributo privato)”.