“La domenica è un macello per colpa di alcuni cacciatori”: lo ha affermato Sebastiano Guzzardi, presidente di “Gioia – organizzazione per la protezione degli Animali“, che suo malgrado è stato testimone di un episodio molto spiacevole.
La scorsa domenica un cacciatore ha colpito inavvertitamente lo zaino di un ragazzo che, insieme alla sua compagna, percorreva in mountain bike la zona della presa 14 del Montello.
“È una situazione incredibile – commenta Guzzardi -. Spesso la domenica si continuano a sentire spari e questo a volte avviene anche durante la settimana o nei giorni di silenzio venatorio. Nella mattinata in questione, alle ore 7.15, ho sentito delle grida. Io abito nei pressi della presa 14 del Montello, dove ci sono 4 case in croce. Ho aperto subito la finestra ma non ho visto nessuno, anche se ho continuato a sentir gridare”.
“Mi sono vestito in velocità e sono uscito a vedere cosa fosse successo – continua -. C’era un ragazzo che stava soccorrendo una ragazza che era caduta dopo gli spari. Purtroppo, il cacciatore è scappato ma la cosa più grave è che avrebbe potuto beccare uno di loro in faccia. Speriamo che sia stato denunciato perché le denunce servono anche per comprendere la vera entità del fenomeno”.
“Ormai è una situazione fuori controllo – conclude -. In certi momenti chiamo i miei amici e chiedo loro di non venire a casa mia con i bambini. Anch’io ho paura ad uscire con i miei cani e li porto fuori solo nei giorni di silenzio venatorio. Io mi chiedo perché, a fronte di tutti questi incidenti, non si permetta di cacciare solo nelle riserve di caccia”.
Il presidente di “Gioia – organizzazione per la protezione degli Animali” ha spiegato che, insieme ad alcuni volontari, organizza una pulizia mensile sulle prese 14, 15 e 16 per raccogliere tutto quello che i cacciatori lasciano a terra dopo aver sparato.
“È un discorso di attenzione – evidenzia Renato Povelato, vicesindaco di Volpago del Montello -. Io non ce l’ho con i cacciatori, ma le persone che vanno a cacciare devono stare attente quando girano per i nostri boschi, soprattutto nei luoghi vicini a case e strade o in altri punti sensibili. In realtà, bisogna stare attenti anche in mezzo al bosco, dove ci sono i sentieri, perché le persone hanno diritto di camminare in tranquillità anche la domenica”.
“Lo ripeto – conclude -, ci vuole molta attenzione quando si ha un’arma in mano. Voglio sperare che il cacciatore che ha colpito lo zaino di quel ragazzo non si sia accorto di quello che ha fatto”.
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