Raddoppiano le presenze alla camminata degli ulivi di quest’anno, che ha visto oltre 280 persone, distanziate, all’aperto e in orari ovviamente sfasati, incamminarsi autonomamente sull’itinerario Asolo – Maser e circa altrettante sulla fascia Monfumo – Cavaso, un segnale di quanto le persone abbiano voluto godere di una domenica soleggiata e “staccare” dalla questione lockdown.
Il doppio rispetto alle prenotazioni dell’anno scorso, circa un centinaio. Nonostante l’annullamento di tutte le attività collaterali, il territorio si è dato da fare per abbellire ulteriormente i panorami dei quattro comuni durante la passeggiata dei visitatori e lungo i sentieri è stato possibile assistere alla vera e propria raccolta delle olive.
Ad Asolo, uno stand informativo, l’unico nel tragitto ha finito in poche ore le brochure messe a disposizione e nel parcheggio dell’ospedale si contavano decine di automobili.
Pochi metri più in là, ai piedi del centro storico, del Castello Regina Cornaro e della piazza, dove si celebrava, in modalità istituzionale e senza pubblico, la Festa del Ringraziamento, sono state stese le reti in modo che i visitatori vedessero l’attività nel pieno del suo svolgersi.
Il Gruppo Spontaneo Villa d’Asolo e gli alpini, tra i quali la sezione di Villa era rappresentata alla partenza, si sono resi disponibili in vari tratti lungo i percorsi per monitorare la situazione e indicare la direzione giusta ai passanti.
A Maser, lungo il celebre tragitto delle Due Rocche, di ritorno ad Asolo, la famiglia Carraro, che abita nella parte più alta del paese, ha partecipato a mostrare ai passanti la raccolta in modo tradizionale: il padre in cima alla scala e la figlia in basso, con un momento di condivisione famigliare che diversi nuclei del paese continuano a portare avanti. Maser in Rete, inoltre, ha consegnato 280 ai passanti disinfettanti personalizzati, in modo da lasciare un ricordo della giornata.
Anche a Monfumo e a Cavaso, l’itinerario ha avuto successo e ha portato i visitatori a sorprendersi della bellezza dei colmelli nascosti, che spesso non conoscevano, delle sculture lungo il sentiero Arte Natura e della presenza di alberi d’ulivo secolari, capaci di raccontare una storia olivicola che va ben oltre la recente proclamazione di Cavaso a Città dell’Olio. Presenti alla camminata anche gli onorevoli Giuseppe Paolin e Ingrid Bisa.
“La forza dell’iniziativa sta nell’unione tra i comuni, che fanno rete e raccontano un territorio ancora più vasto e più vario di quello che abbiamo proposto finora” concordano l’assessore Michele Cortesia per Cavaso e Rosy Silvestrini.
“Questa è la prima iniziativa simile a livello nazionale per Città dell’Olio”, che Silvestrini coordina a livello regionale. Domenica, assieme a Maser, Cavaso, Monfumo e Asolo, anche Ilasi, nel veronese, è stata coinvolta nell’iniziativa.
Sorge qualche ragionamento anche sull’unione dei due itinerari, che comprenderebbero così un unico percorso da oltre 14 chilometri, probabilmente troppo impegnativo per proporlo alle famiglie.
(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
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