Santi Angeli, polemiche sul costo dello scuolabus. Cavallin: “Non vogliamo chiudere la scuola!” 

Un manifesto appeso dai genitori per chiedere l’apertura della scuola primaria di Santi Angeli

L’anno scolastico inizia con una prima delicata questione da affrontare per le famiglie degli alunni della scuola primaria di Santi Angeli che non risiedono nella frazione montelliana (quest’anno gli alunni di Santi Angeli andranno nella sede provvisoria in centro a Giavera del Montello). 

Per il trasporto scolastico il Comune spende 1100 euro a bambino (potenzialmente gli iscritti potrebbero essere 55): le famiglie degli alunni che risiedono nel Comune spendono 280 euro per il trasporto mentre la differenza è completamente a carico del Comune. 

Il costo annuo del pulmino è di circa 60 mila euro: con le rette che pagano i genitori si riesce ad arrivare a 10 mila euro, con un disavanzo a carico del Comune di Giavera del Montello di circa 50 mila euro

“Lo scorso marzo – spiega l’amministrazione comunale di Giavera del Montello -, il sindaco Maurizio Cavallin aveva comunicato alle famiglie degli studenti della scuola di Santi Angeli il mancato rinnovo (già dal precedente anno scolastico), da parte dei Comuni di Volpago del Montello e Nervesa della Battaglia, della convenzione che serviva a ripartire i costi sostenuti dal Comune di Giavera del Montello anche per i bambini che non risiedono nel Comune di Giavera e nel territorio della parrocchia di Santi Angeli”. 

“La scuola di Santi Angeli – continua – è frequentata soprattutto da alunni che risiedono fuori da Giavera del Montello. Per questo abbiamo considerato di parificare i bambini della parrocchia di Santi Angeli ai residenti del Comune di Giavera: chi viene da fuori Comune o parrocchia deve rivolgersi alla propria amministrazione comunale per il costo del trasporto. I sindaci dei Comuni limitrofi, che hanno collaborato sottoscrivendo la convenzione fino all’anno scolastico 2021-2022, hanno deciso di non rinnovarla fermando la ripartizione dei costi”. 

Il Comune di Giavera del Montello ha quindi dovuto farsi carico di tutti i costi: per esempio, l’ente dà indistintamente a tutti i bambini un contributo per i buoni pasto, passato da 40 centesimi a 50 centesimi. 

“Dopo la comunicazione i genitori sono insorti contro di noi – commenta l’amministrazione -, accusandoci di voler chiudere la scuola di Santi Angeli. Ricordiamo che, da quando è stato chiuso, per questo istituto il Comune di Giavera del Montello ha speso 100 mila euro per le verifiche sulla scuola, gli studi degli ingegneri e il progetto per la ristrutturazione. Il trasferimento delle classi dalla sede originaria alla biblioteca del paese è costato 40 mila euro. Se avessimo voluto veramente chiudere la scuola, avremmo potuto risparmiare questi 140 mila euro”. 

Il Comune di Giavera ha sottolineato che le risorse per la scuola sono state impegnate, e i contributi sono stati cercati, nonostante i poco confortanti dati sulla natalità e gli aumenti generalizzati dei costi. 

“L’amministrazione Cavallin non vuole chiudere la scuola – conclude – ma, con il mancato rinnovo della convenzione, è stato addossato tutto sulle spalle del Comune di Giavera del Montello. Abbiamo sempre cercato di essere vicini alle famiglie, ma dobbiamo gestire un bilancio che non ci permette di intervenire anche sul trasporto scolastico per i 20 bambini che vengono da altri Comuni e da altre parrocchie. Ci auguriamo che le loro famiglie si rivolgano alle amministrazioni comunali dei rispettivi Comuni per il sostegno che cercano”. 

Il Comune di Giavera ha evidenziato che con i Comuni limitrofi la collaborazione non manca quando si parla di cultura e turismo, mentre si fa più fatica a farlo per un “gioiello” come la scuola di Santi Angeli, una realtà importante per il futuro della comunità montelliana. 

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata). 
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati