A seguito dell’interrogazione presentata nei giorni scorsi dai consiglieri comunali di opposizione del gruppo Proposta Civica Natale Grotto e Angela Marsura su quali azioni l’amministrazione comunale intende intraprendere in merito alla necessità di avere un servizio internet veloce a Sernaglia della Battaglia, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria (vedi articolo), in occasione dell’ultimo consiglio comunale tenutosi giovedì scorso 15 ottobre sono arrivate le risposte.
L’assessore alla protezione civile, polizia locale, istruzione e associazioni Vanni Frezza ha illustrato lo stato di fatto della condizione attuale della connessione a internet nel territorio di Sernaglia.
Principalmente esiste la rete di fibra ottica di Asco Tlc che serve la zona industriale di Falzè e attraversa il centro del paese, da via Castello a Via Marconi verso Vidor con delle piccole diramazioni. Oltre a questo ci sono altri servizi di connessione come la Adsl Asco Tlc con doppino telefonico o la tecnologia Tim Fwa o con antenna.
Essendo la fibra insufficiente per coprire tutte le zone del comune e soprattutto l’area di Falzè di Piave, considerato che un ulteriore collegamento presenterebbe difficoltà e costi improponibili, a tal proposito il comune di Sernaglia rientra in un programma della regione Veneto del 2016 in accordo col Mise per lo sviluppo della banda larga nel territorio nazionale di quelle aree cosiddette “bianche”, ossia prive di infrastrutture, approvato nel 2017.
Per Sernaglia l’area bianca coinciderebbe con Falzè con la possibilità di allaccio per il cento percento delle abitazioni. Il comune ha sottoscritto quindi una convenzione con Infratel Italia e sono stati eseguiti i primi controlli sul territorio da parte delle ditte incaricate per verificare tubi, tombini e strutture pubbliche di allacciamento, si era tenuto un ultimo incontro a dicembre del 2019 e i lavori dovevano iniziare nel 2020 ma ci sono stati dei ritardi sia di tipo economico sia a causa del Coronavirus.
L’amministrazione comunale è consapevole che il Covid ha reso ancora più evidente tale problematica e la carenza di infrastrutture e sta cercando di valutare anche altre possibilità di collegamento per migliorare una criticità da sempre presente nel territorio.
La senatrice Sonia Fregolent, consigliere comunale a Sernaglia, ha letto poi la risposta del Ministero dello Sviluppo Economico all’interrogazione presentata dai parlamentari Veneti in riferimento al Piano Banda Ultra Larga, specificamente all’intervento nelle “aree bianche” che hanno un ritardo nelle realizzazione degli interventi, con particolare riguardo alla situazione dei cantieri in Veneto.
Nella risposta data dal Ministero viene spiegato che i rallentamenti nell’apertura di nuovi cantieri e nel completamento dei lavori di posa in opera della fibra sono stati determinati dalla complessità nell’acquisire i permessi dagli enti nazionali e locali interessati, nonché dalle difficoltà operative del concessionario che si è trovato in fase di start-up a gestire un progetto estremamente complesso.
Il Ministero per lo Sviluppo Economico ha avviato delle misure di semplificazione e l’innovazione digitale. Sulla base del cronoprogramma dei lavori previsto dal nuovo Piano tecnico, in corso di predisposizione, la conclusione degli stessi e i successivi collaudi nei comuni finanziati con fondi comunitari (Fers e Fears) sono attesi entro il 2022.
“Dispiace che i tempi siano così lunghi – ha commentato Angela Marsura, consigliere di opposizione del gruppo Proposta Civica – Perchè in questo modo il comune di Sernaglia risulta anche poco “appetibile” per le giovani coppie che volessero fare un investimento abitativo e si chiedono quali servizi offre il territorio”.
(Fonte: Antonella Callegaro © Qdpnews.it).
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