Rapina in paese, la paura dei residenti e la rabbia dei familiari: “Non si può ridurre un anziano in questo modo”

Dopo la violenta rapina subita dallo storico Macellaio di San Fior Fiorenzo Zambon in paese non si parla d’altro. Nel comune, infatti, non si erano mai verificati fatti simili. La famiglia Zambon, molto conosciuta e rispettata in paese, sembra sia stata presa di mira dai ladri nell’ultimo periodo, “in tre mesi abbiamo subito tre tentavi di furto – spiega il figlio Fabrizio che oggi gestisce la macelleria di famiglia – ci hanno rotto il portoncino blindato sul retro della casa, un’altra volta hanno provato ad entrare al piano sopra alla macelleria dove abitano i miei genitori”.

Il racconto del figlio Fabrizio

Come quasi ogni sera, da quando è in pensione, Fiorenzo era appena stato al bar Nazionale, a neanche cinquanta metri da casa: qualche parola con gli amici e una partita a carte prima di rincasare attorno alle 21: “era qui che rideva e scherzava – spiega Sergio Corte – poi la mattina abbiamo saputo di quanto accaduto. Io ora ho paura a tornare a casa a piedi e si che abito vicino alla chiesa”.

Il bar Nazionale a pochi metri dal luogo della rapina

Non è esclusa l’ipotesi che Fiorenzo fosse seguito, forse da qualche giorno, dai malviventi magari “attratti” dalla sua collana d’oro e che hanno così capito orari e spostamenti dell’uomo attendendo che rincasasse facendosi trovare all’interno del giardino, in una zona non illuminata dai molti lampioni posti lungo la strada.

“Probabilmente si erano preparati – spiega Matteo, l’altro figlio di Fiorenzo – mio papà questa mattina sta migliorando e inizia a ricordare meglio quanto accaduto, nei prossimi giorni parlerà con i Carabinieri. Non si può accanirsi in questo modo contro un anziano è un atteggiamento animalesco”. 

Al bar Nazionale, soprattutto dopo una certa ora, si conoscono quasi tutti. Nessuno sembra aver visto la sera dell’aggressione qualche faccia nuova e che possa aver controllato i movimenti di Fiorenzo: “anche se magari qualcuno di passaggio che si ferma c’è sempre – spiega un cliente – ora sicuramente abbiamo paura”. 

il racconto di Sergio Corte

È stata la moglie a soccorrere Fiorenzo, impaurita dai lamenti del marito, lasciato a terra dopo che l’uomo con il volto coperto dal passamontagna e con i guanti da motociclista lo ha massacrato di botte per rubargli la collana d’oro, soldi e anelli “Oltre alle sei costole fratturate ha anche delle lesioni interne – spiegano i figli – questa sera i medici ci diranno l’entità, poi ha tutte le mani e le gambe nere dalle botte nel tentativo di difendersi. Non è escluso che debba subire anche qualche intervento”. 

Una pattuglia dei Carabinieri di fronte alla macelleria di Zambon

Questa mattina la macelleria nella centralissima piazza Guglielmo Marconi, a pochi passi dal municipio, era più frequentata del solito: in tanti hanno voluto portare la loro solidarietà alla famiglia per quanto accaduto. La preoccupazione e la paura in paese è molta soprattutto per un fatto accaduto in pieno centro, a pochi passi dalla Pontebbana ancora molto trafficata a quell’ora. 

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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