La Prefettura di Treviso è alla ricerca di nuove strutture per l’accoglienza delle persone che richiedono protezione internazionale.
Lo ha comunicato ieri l’ente di Piazza dei Signori, specificando che nella stessa giornata “sono stati pubblicati, sul sito internet istituzionale della Prefettura, gli avvisi volti ad acquisire manifestazioni di interesse da operatori economici ed enti del terzo settore ai quali affidare il servizio di accoglienza dei richiedenti asilo.
Tali avvisi replicano i precedenti, emessi per individuare 300 posti da distribuire in centri collettivi o costituiti da unità abitative e 100 posti in soluzioni abitative indipendenti ubicate nel territorio della provincia.
Un ulteriore avviso riguarda, nuovamente, l’affidamento della gestione temporanea di centri di accoglienza e assistenza fino a 50 posti destinati ai minori stranieri non accompagnati di età non inferiore ai 14 anni.
Per presentare le manifestazioni di interesse c’è tempo fino alle ore 13.00 del 28 agosto 2023.
Il sindaco Conte: “In Caserma Serena disponibilità esaurita”
“L’immigrazione è un tema caldo che vede i Comuni ancora una volta in prima linea – commenta il sindaco di Treviso Mario Conte -. Da un lato chiediamo che venga messa la parola fine a questi sbarchi, quindi ci appelliamo al governo Meloni, dall’altro però bisogna riconoscere che questi migranti nei nostri territori arrivano. Abbiamo visto cosa è accaduto nei grandi centri di accoglienza, come Cona, Bagnoli e la stessa Caserma Serena a Treviso ora è al completo. Bisogna evitare a tutti i costi di creare delle tendopoli, per un sacco di motivi: sanitari e social”.
“L’alternativa poteva essere l’accoglienza diffusa coordinata, ma pare di capire che non ci sia la disponibilità ad attuarla. Allora non resta che chiedere al governo una soluzione – prosegue Conte -. Parla un sindaco che oggi nel proprio territorio registra 520 presenze all’interno della Caserma Serena e che non è più disposto ad accoglierne all’interno della stessa struttura, si creano tensioni sociali e problemi sanitari: non sarebbe un’accoglienza dignitosa e meritevole né per gli ospiti né per la nostra città. Detto questo io la disponibilità per la Caserma non la voglio più dare, anche se riconosco che è una competenza esclusiva del prefetto”.
“Chiedo a tutti quanti di fare la propria parte – conclude -. Il protocollo d’intesa che abbiamo sottoscritto con il presidente Zaia e con i prefetti non era altro che una condivisione di intenti. Se non ci sarà la disponibilità, ognuno dovrà farsi carico delle scelte dei prefetti, che comunque dovranno garantire l’ospitalità a queste persone. Rimane che a oggi i Comuni non hanno la possibilità di farsi carico anche di questa ennesima emergenza umanitaria”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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