Nei mesi di giugno e luglio, a seguito delle attività di analisi effettuate dalla Divisione Polizia Anticrimine riguardanti le segnalazioni delle altre Forze di Polizia, le istanze delle parti offese e i referti rilasciati dai sanitari del Pronto Soccorso dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, il Questore Manuela De Bernardin Stadoan ha emesso alcuni provvedimenti di polizia di prevenzione.
Si tratta anzitutto di sei ammonimenti per violenza domestica nei confronti di altrettanti uomini che si sono resi responsabili di reiterati maltrattamenti fisici o minacce gravi nei confronti delle loro mogli o compagne;
Otto ammonimenti per atti persecutori nei confronti di altrettanti stalker che, o non accettando le regole di buon vicinato o non accettando di essere stati lasciati dopo una relazione sentimentale, con le loro condotte moleste e reiterate avevano minato la tranquillità delle vittime fino ad indurle a cambiamenti nelle abitudini di vita;
Tre fogli di via obbligatori con divieto di ritorno nei confronti di altrettanti soggetti (uno di San Vendemiano, uno di Cappella Maggiore e uno di Silea) con precedenti per reati contro il patrimonio che, in occasioni diverse, sono stati identificati a Treviso e invitati formalmente a far rientro ai luoghi di residenza, con il divieto di far ritorno in città, senza l’autorizzazione del Questore, per i prossimi tre anni;
Un divieto di accesso a pubblici esercizi nei confronti di un soggetto che aveva tenuto condotte intemperanti all’interno di un bar;
Tre avvisi orali nei confronti di altrettanti soggetti sospettati di commettere reati contro il patrimonio;
Tre divieti di accesso (il cosiddetto Daspo Urbano) ad aree specificate nel Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Treviso, nei confronti di due trevigiani e di un catanzarese, perché reiteratamente sorpresi da personale della Questura o dei Carabinieri o della Polizia locale nelle aree di piazza Borsa, via Fiumicelli, giardini di Sant’Andrea e via Roma, in stato di ubriachezza: per un anno non potranno rimettere piede in quelle stesse aree pena la sanzione dell’arresto da sei mesi ad un anno.
Oltre ai provvedimenti sopra riportati, il Questore di Treviso ha proposto al Tribunale di Venezia, competente in materia anche per la Marca, la Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza nei confronti di un autore di atti persecutori nei confronti della ex compagna e verso il quale in via d’urgenza lo stesso tribunale ha disposto il divieto di soggiorno a Treviso, nonché di un uomo autore di atti persecutori nei confronti di un vicino di casa e verso il quale il citato Tribunale ha disposto, sempre in via d’urgenza, il divieto di soggiorno nel luogo dove svolge l’attività lavorativa la parte offesa.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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