Il Palio di Montebelluna accende gli animi anche quando non si svolge. La polemica è stata aperta da Gino Bragagnolo, una delle anime del Palio fino alla gestione dei “Selese”, per diversi anni capomastro della contrada di Guarda, con cui vinse la prima edizione nel 1990.
Successivamente ha partecipato come volontario a tutte le edizioni fino al cambio della guardia con la nuova gestione di Nicola Palumbo, succedutosi a uno degli storici fondatori della manifestazione, Edo Cornuda, scomparso alla vigilia di Natale di quasi tre anni fa. Bragagnolo fu tra i primi a posizionare lungo il percorso di gara punti di ristoro, con la “taverna” dove si facevano le rosadee e si distribuiva birra.
“Se il Palio non si è svolto per quale motivo il Comune ha ugualmente erogato all’Ente Palio la somma di 20mila euro?” dice.
Come è noto, il Palio 2020 non si è tenuto a causa dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia Covid-19: “Il Comune – aggiunge Bragagnolo – sostiene che questi soldi servono a rimborsare le contrade che comunque hanno avuto delle spese, in particolare per i costumi. Ebbene, deduco quindi che il prossimo anno i contributi, almeno in parte, siano considerati come già erogati. Quel che non comprendo, soprattutto, sono le spese di gestione che l’Ente Palio, non avendo organizzato la manifestazione, non ha dunque sostenuto”.
Gli ha risposto, a “stretto giro di Facebook” il presidente dell’Ente, Nicola Palumbo: “L’Ente Palio non può accantonare risorse. Ogni avanzo viene investito nell’esercizio corrente e pertanto non è disponibile per l’organizzazione dell’edizione successiva”.
“Ogni anno, quindi si parte da zero. Nel 2020, come ogni anno, l’organizzazione è partita a gennaio con la prenotazione delle strutture e di altri noleggi – prosegue Palumbo -. Tali accordi hanno comportato costi in carico all’Ente per circa 6500 euro”.
Ulteriori costi derivano da spese generali fisse come il commercialista e oneri per pratiche amministrative. Totale costi in carico all’Ente per l’edizione 2020 poi cancellata: 9mila euro circa.
I residui 11mila euro verranno equamente distribuiti tra le 11 contrade per permettere la sussistenza economica delle medesime anche in vista del 2021. Con quei mille euro infatti, le contrade pagano visite mediche e altri costi essenziali per essere pronti al Palio successivo”.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it