“Vigiliamo insieme”: il capogruppo di “Vivere bene a Santa Lucia” si allinea sul Covid alle idee di Szumski

Lo sfogo del sindaco santaluciese Riccardo Szumski riguardo la gestione attuale dell’emergenza Covid (vedi articolo) ha raccolto consensi e critiche da parte dei cittadini, e non è sfuggito neanche all’attenzione del capogruppo di Vivere Bene a Santa Lucia, il consigliere Luca Castellaz, il quale ha manifestato uno spirito di condivisione dei temi trattati, soprattutto in ambito scolastico, mettendo da parte i dissidi politici.

“Il sottoscritto – scrive in una nota – fin da febbraio mantiene una linea coerente sul caso Covid. Osservo pertanto con piacere la recente posizione del Sindaco Szumski sul Covid, dato che quella iniziale era totalmente allineata al mainstream generale”.

Castellaz ha sempre seguito da vicino la questione esprimendo la propria convinzione che i media siano per lo meno in parte responsabili di influenzare le necessità dei cittadini moderni, con conseguenze evidenti sui bambini: “Non siamo quantomeno preoccupati dall’imponente massa di pubblicità alla quale sono sottoposti i nostri bambini? Urgono risposte coraggiose” scrive infatti sui social.

E sulla frase di Szumski: “Faccio fatica a comprendere il continuo terrorismo delle autorità per una fine del mondo che non c’è stata, non c’è e non ci sarà”, commenta che purtroppo la ragione a lui è molto chiara: “Dalla notte dei tempi, la paura è strumento di potere, di governo. L’isolamento sociale, il distanziamento, l’annullamento delle identità, ora attraverso le mascherine, la monopolizzazione dei sentimenti, dato che pare esistere solo il Covid, negli ultimi 8 mesi, l’intimidazione costante, il rendere esausti attraverso il perenne psicocontrollo e la corsa ai tamponi, rientrano tutte in questa sfera”.

Il consigliere di Santa Lucia offre uno spunto di riflessione sui soggetti che sia lui che il sindaco Szumski ritengono essere i più penalizzati: i più piccoli. “È doloroso osservare in che condizioni siano ridotte le scuole. Per quale motivo? Perché i bimbi sono creazione, percezione, innocenza, libertà e gioco. Il fanciullo vuole la propria volontà. Per tutto questo, per la scintilla vitale che essi possiedono, eccoli sotto attacco”.

“Anche il sindaco è genitore, vigiliamo quindi, in questo caso in via del tutto eccezionale, insieme” conclude.

(Fonte: Alice Zaccaron © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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