Per i genitori dei bambini che da qualche settimana sono tornati tra i banchi di scuola sono giorni difficili e dalla primaria di Solighetto, oltre alle preoccupazioni legate all’emergenza Covid, un problema non da poco sembra essere quello dell’accoglienza pre-scolastica.
Alcuni genitori dei piccoli alunni della scuola si sono organizzati con dei turni per controllare i loro figli nel momento precedente all’ingresso nelle rispettive classi.
Il genitore lavoratore impegnato in questo servizio, purtroppo, ha messo in conto di arrivare tardi in ufficio o negli altri posti di lavoro ma in questi ultimi giorni è arrivato anche il maltempo e i bambini, che devono posizionarsi sopra i “bollini” che si trovano a terra per garantire il distanziamento sociale, in più di un’occasione hanno dovuto aspettare diversi minuti sotto la pioggia prima delle lezioni.
“Abbiamo visto che il Comune di Pieve di Soligo ha pubblicizzato il bando per i “nonni vigile” – sottolinea una mamma – ma noi abbiamo estremo bisogno che il servizio di preassistenza scolastica sia garantito quanto prima perché molti genitori lavorano e non riusciamo ad organizzarci. Poi se piove non possiamo tenere tanti bambini chiusi in macchina perché in questo modo non rispettiamo le regole sul distanziamento sociale”.
Inoltre, alcune famiglie hanno parlato del problema della “mantellina bagnata”, che non si potrebbe tenere a scuola perché mancherebbe il posto dove metterla, e delle cinque ore alle quali i bambini non sono abituati, preferendo invece una pausa e più rientri.
L’amministrazione comunale di Pieve di Soligo ha precisato che i profili delle persone che si sono candidate per il servizio di preassistenza scolastica sono al vaglio degli uffici comunali e che si attendono le indicazioni del Consiglio di Istituto del Comprensivo rispetto a diverse situazioni che devono essere specificate.
“Come amministrazione comunale comprendiamo i disagi delle famiglie degli alunni della scuola primaria di Solighetto e di tutti gli altri istituti scolastici e posso assicurare il nostro impegno per risolvere il problema – ha affermato Elena Bigliardi, assessore all’istruzione del Comune di Pieve di Soligo – Stiamo cercando di capire se, una volta attivato il servizio di pre-scuola, sarà possibile utilizzare le palestre per accogliere i ragazzi. È in previsione un nuovo Consiglio di Istituto che si dovrà pronunciare anche su questo”.
“Stiamo preparando le varie convezioni legate a questo tema – conclude l’assessore Bigliardi – e stiamo aspettando i gazebo messi a disposizione da Savno per un contributo concreto per le scuole. Una volta scelti i “nonni vigile”, che in realtà saranno le persone impegnate nell’accoglienza prescolastica, dopo l’assenso del dirigente scolastico dovremo raccogliere le adesioni dei genitori interessati a questo servizio. Infine, sarà chiesta una quota annua simbolica a differenza di altre realtà”.
La speranza è che il servizio di assistenza prescolastica possa avvenire all’interno del cortile della scuola o nella palestra, evitando che nelle prime ore ci sia educazione fisica per permettere l’igienizzazione degli spazi occupati.
Un ultimo problema non da poco è quello dell’orario del servizio di prescuola che, nell’intento dell’amministrazione comunale di Pieve di Soligo, dovrebbe partire alle ore 7.40 anche se ora è prematuro avere una conferma per questo dato.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: web).
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